SANITA’ BRINDISINA AL COLLASSO. E ADESSO SI TEME PER IL FUTURO DEL PERRINO

La sanità pubblica in provincia di Brindisi vive da sempre momenti estremamente difficili, anche in virtù del fatto che il numero di posti/letto per abitanti è il più basso di tutta la Puglia. Da qualche mese, però, la carenza di personale è diventata ancora più preoccupante, a tal punto da aver costretto i dirigenti dell’Azienda Sanitaria a chiudere reparti e ad accorparne altri, molto prima del mese di agosto quando le ferie rendono tutto ancora più complesso.

A questo si aggiunge l’assenza per mesi di un direttore generale dell’Asl, attutita solo in parte dalla presenza di un commissario e dall’ormai imminente insediamento del nuovo numero uno della sanità pubblica brindisina Maurizio De Nuccio.

Insomma, la consapevolezza di dover partire da zero per ricostruire livelli accettabili di assistenza non fa dormire sonni tranquilli proprio a nessuno, tanto più se si considera che il Governo regionale non è in grado di fornire rassicurazioni convincenti ai brindisini.

In discussione, come è facile immaginare, è il futuro dell’ospedale Perrino dove sono sempre più necessari interventi strutturali per poter fronteggiare una emergenza quotidiana, a partire dalla medicina di emergenza-urgenza.

Bisogna mettere mano al completamento di lavori infrastrutturali che durano da tempo immemorabile, come dimostra la mancata riapertura della divisione del centro grandi ustionati, adesso ospitato in spazi inadeguati.

E poi il completamento della terapia intensiva, ma soprattutto la necessità di dotare tutti i reparti di personale adeguato alle esigenze di cura che richiede il territorio.

Ma c’è un rischio che aleggia ormai da tempo e che riguarda un possibile ridimensionamento del ruolo dell’ospedale di Brindisi a beneficio del nuovo ospedale che sta sorgendo tra Monopoli e Fasano.

Una eventualità inaccettabile per il capoluogo che serve un bacino di utenza decisamente grande, anche per i limiti di dotazione di apparecchiature e personale che continuano ad avere gli ospedali di Francavilla Fontana e di Ostuni. Un motivo in più per avere un atteggiamento vigile, teso a scongiurare disegni inaccettabili per Brindisi.

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