L’ultima campagna elettorale amministrativa svoltasi nella città di Brindisi ha lasciato il segno: troppe tensioni, sfociate sicuramente in denunce ed esposti sottoscritti ed anonimi. E tali tensioni si trasferirono, nel giugno scorso, anche all’interno della Brindisi Multiservizi, con gruppi schierati per questo o per quel candidato. Qualcuno, già in quei giorni, avrebbe parlato di una sorta “resa dei conti” per far pendere l’ago della bilancia da una parte rispetto all’altra. Tensioni che si acuirono al momento del pagamento degli stipendi. A distanza di più di sei mesi, si è appreso che esiste un fascicolo aperto in Procura e affidato al sostituto procuratore Giuseppe De Nozza. L’accusa è di estorsione e potrebbe essere riferita proprio al voto elettorale. Coinvolti i dipendenti della BMS Daniele Pietanza e Carlo Zuccaro ed il consigliere comunale (ex assessore) Pasquale Luperti. E’ possibile che gli agenti della Digos, su mandato del pm, stiano effettuando accertamenti su ciò che sarà stato denunciato da qualcuno.
Per un’altra vicenda, invece, si parla di peculato, ma in questo caso non c’entrano Luperti e Zuccaro. Sono coinvolti, invece, Pietanza, Nicola Iacobazzi (dipendenti della BMS) e l’imprenditore Antonio Sirio. L’accusa potrebbe essere riferita all’utilizzo di mezzi della società partecipata.