Venerdì conferenza stampa dei Cobas davanti al CPR di Restinco

Il Sindacato Cobas terrà una conferenza stampa Venerdì 9 Maggio alle ore 10,00 davanti il CPR (centro di permanenza rimpatri) di Restinco-Brindisi ; davanti a Restinco   esporremo  i contenuti  di un esposto ,che presenteremo  al Tribunale di Brindisi nei prossimi giorni , riguardo la avvenuta morte del giovane 35 enne Nigeriano e le condizioni di vita all’interno della stessa struttura .

Le nostre iniziative continuano dopo aver organizzato le proteste alla partenza della nave militare che trasportava migranti ,ospiti nei cpr italiani, nei centri in Albania.

 Ricordiamo che i migranti portati in Albania per poter essere espulsi le persone devono tornare necessariamente in Italia.

La cosa grave è l’impenetrabilità di queste strutture e la loro profonda riservatezza  ; così come è avvenuto con la visita del parlamentare Claudio Stefanazzi  che non è stato informato che ad alcuni metri giaceva il cadavere del giovane Nigeriano.

Questi comportamenti omessivi erano  già successi i giorni della partenza dei migranti in Albania durante la visita del Consigliere Regionale Maurizio Bruno..

L’ingresso a Restinco era stata negato ad Erminia Rizzi , componente della Associazione Studi Giuridici Italiani , che era insieme al Consigliere .

Gli stessi giudici di Lecce hanno già posto il problema di una evidente incostituzionalità per la continuazione della permanenza ,di fatto carceraria,  nei centri di permanenza come Restinco.

Il governo meloni continua ad usare come arma di propaganda il problema immigrazione nonostante il fallimento dei centri in Albania utilizzati solo per far vedere che c’è qualcuno dentro.

La cosa certa in questi CPR sono le condizioni in cattività di esseri umani che sono costretti ad ingerire quantità notevoli di tranquillanti,che possono portare a conseguenze serie sulla salute.

 La detenzione amministrativa , senza aver commesso reati altrimenti starebbero in galera, lede profondamente il diritto alla salute di queste persone. Il decreto sicurezza ha dovuto limare  le condanne ai migranti in caso di rivolta, perché già la loro posizione di detenzione è incostituzionale .

Ridotti come zombie sono destinati a diventare malati psichiatrici ed a forme di autolesionismo.

Questi centri vanno chiusi e basta.

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