Un operatore internazionale per la chimica di Brindisi, CGIL: «Confindustria si faccia portavoce della richiesta»
Lettera aperta della CGIL e del Coordinamento Industria al Presidente di Confindustria Brindisi
Egregio Presidente Menotti Lippolis,
l’iniziativa della Marcia per il Lavoro, promossa dall’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e accolta con convinta partecipazione dalla CGIL di Brindisi, ci offre un’occasione preziosa per riportare l’attenzione pubblica su una delle questioni più urgenti e gravi che interessano il nostro territorio: il futuro della chimica di base e dell’intero apparato industriale brindisino.
Viviamo un tempo segnato da forti incertezze. I lavoratori e le lavoratrici del nostro territorio affrontano quotidianamente la precarietà, la mancanza di prospettive, la riduzione delle tutele. A queste difficoltà si aggiunge oggi il rischio concreto di un progressivo smantellamento del comparto chimico, a partire proprio dal petrolchimico di Brindisi.
In questi mesi abbiamo assistito a segnali allarmanti: contratti a termine non rinnovati, aziende dell’indotto in sofferenza, mancanza di chiarezza sulle prospettive produttive e occupazionali. A questo si accompagna una gestione delle vertenze che, troppo spesso, si limita a tamponare le emergenze senza affrontare il nodo vero: quale futuro vogliamo dare alla chimica a Brindisi?
Come CGIL, da tempo abbiamo lanciato un appello chiaro, che oggi vogliamo rivolgere anche a Lei, nella Sua qualità di Presidente di Confindustria Brindisi e rappresentante del mondo imprenditoriale locale.
Le chiediamo un passo in più. Le chiediamo di farsi interprete, con forza e autorevolezza, di una richiesta che riteniamo essenziale per il futuro industriale del nostro territorio: «Ricercare un operatore internazionale interessato ad acquisire l’intera filiera della chimica presente a Brindisi, anche con il supporto di Sepac, della Regione Puglia, del MIMIT e del Governo».
Eni, per quanto importante, non sembra oggi in grado di garantire da sola la tenuta e il rilancio della chimica di base nel nostro polo. Occorre aprire nuovi scenari, attrarre investimenti, garantire continuità e sviluppo, non solo sopravvivenza.
Il ruolo di Confindustria Brindisi può essere decisivo in questa direzione. Per questo Le chiediamo di assumere un impegno straordinario: sostenere questa proposta nelle sedi opportune, a partire dal prossimo incontro con Eni, e attivarsi per costruire un fronte comune con Regione Puglia, MIMIT e Governo, con il sistema delle imprese e con tutti gli attori disponibili a scommettere su Brindisi.
Sappiamo che non è facile. Ma siamo convinti che un’azione coraggiosa e condivisa sia possibile. E necessaria.
Abbiamo il dovere di costruire prospettive reali per le oltre 1.600 persone che lavorano nell’indotto, per le famiglie coinvolte, per i giovani che oggi non vedono nel lavoro industriale un futuro possibile.
Abbiamo la responsabilità di non restare immobili, di non rassegnarci all’erosione silenziosa di competenze, professionalità, dignità.
Presidente, questa lettera non è solo un appello, ma un invito sincero a costruire insieme una nuova visione. Una visione che metta al centro il lavoro, lo sviluppo, la qualità dell’industria e la coesione sociale.
La CGIL di Brindisi e il Coordinamento Industria sono pronti a fare la propria parte. Ma abbiamo bisogno che anche chi rappresenta il mondo delle imprese assuma oggi un ruolo attivo e determinato.
Perché il tempo delle attese è finito. Il futuro si costruisce ora.
La Segreteria CGIL Brindisi
Il Coordinamento Industria