“Donne che hanno lasciato indelebili tracce nella storia”


Presso la Sala Conferenze dell’Accademia degli Erranti, nell’Ex Convento delle Scuole Pie, si è tenuta un’interessante conferenza sul tema:”Donne che hanno lasciato indelebili tracce nella storia”. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Di Giulio, in collaborazione con la Società di Storia Patria per la Puglia, Sez. di Brindisi, con Brindisi e le Antiche Strade, con la Consigliera di Parità della Provincia di Brindisi e con il Patrocinio del Comune di Brindisi. È intervenuto, per i saluti, il dott. Antonio Melcore, Direttore dell’Accademia degli Erranti. Ha relazionato sull’argomento il prof.Antonio Mario Caputo, Società di Storia Patria per la Puglia, sez. di Brindisi. Ha introdotto i lavori la prof.ssa Raffaella Argentieri, presidente della Fondazione Di Giulio. Claudio Lacorte ha fornito il supporto tecnico mostrando sullo schermo le immagini delle donne che il prof. Caputo ha voluto focalizzare, dando grande attenzione alle loro vite con una relazione molto esaustiva. Le donne hanno sempre avuto un ruolo essenziale nella storia, dimostrando coraggio e determinazione, anche se, spesso, sono state sottovalutate. Sono stati approfonditi i profili di alcune donne importanti che sono riuscite a lasciare un segno indelebile. Melissa Bassi, la sedicenne brutalmente uccisa mentre andava a scuola, un agguato incomprensibile commesso da un folle. Una ragazzina la cui vita è stata interrotta una mattina e tante sono state le città che le hanno dedicato scuole, giardini, proprio perché la memoria rimanga viva. Elisabetta Masella, madre di San Lorenzo da Brindisi, un nobile esempio di amore materno. L’attrice Franca Valeri, ebrea, che era riuscita a sfuggire alle persecuzioni. È stato ricordato come, proprio a Brindisi furono abrogate le leggi razziali. Beatrice Vio, detta Bebè, che, benché colpita da una grave malattia, non si è mai scoraggiata, tanto da diventare una grande atleta paralimpica, nonostante le gravi disabilità. Incredibile e invidiabile la sua forza di volontà. Flavia Pennetta, una vera e propria leggenda del tennis che con le sue vittorie si può effettivamente considerare un orgoglio per Brindisi. Rosa Quarta, ostetrica brindisina che riusciva a entrare in empatia con tutte le sue assistite. Zaira Greco, la dottoressa famosa per avere capito l’importanza della presenza di medici donne, che riuscì a venire incontro a tutte le donne di Fasano. Fernanda Pivano che ha portato in Italia la letteratura americana del dopoguerra. Il suo maestro era stato Cesare Pavese. Rita Levi Montalcini, ebrea, nominata senatrice a vita da Ciampi per il suo grande impegno scientifico. Interessante ricordare che aveva una fede particolare, simbolo del suo matrimonio con la scienza. Una grande donna che ha insegnato che non esiste differenza tra il cervello degli uomini e quello delle donne. Il prof. Caputo, con i suoi studi, è riuscito a interessare il numeroso pubblico presente con la condivisione di queste storie, così particolari, di donne che hanno dato tanto. Ha concluso i lavori l’avv. Maria Elisabetta Caputo, Consigliera di Parità della Provincia di Brindisi. Una conferenza seguita con molta attenzione dai presenti. Anna Consales

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