Zona Industriale – La pericolosità di quell’incrocio…

Riceviamo da un nostro lettore e pubblichiamo:

Oggigiorno pare che a difendere il cittadino siano rimasti solo i format televisivi come “Le iene” o “Striscia la notizia”,  a cui rivolgersi per denunciare disservizi vari che possono mettere a repentaglio la sicurezza pubblica. Questo perchè chi deve vedere non vede o fà finta di non vedere, anche problemi che tutti i santi anni sono messi in evidenza.  

A Brindisi pare esserci una gran diversità di vedute tra chi gestisce il verde pubblico in città e chi lo fà nella zona industriale. La città, in questi ultimi tempi, è stata oggetto di un massiccio lavoro di taglio dell’ erba negli spazi comuni, erba che oltre a rappresentare un biglietto da visita sudicio del nostro territorio, risulta essere sempre una possibile causa di accensione incendi. Ragion per cui il Comune di Brindisi esegue la pulizia e diffida ogni privato a fare lo stesso nei propri terreni, osservando diligentemente regolamenti e prescizioni regionali e nazionali. Il perchè tutto questo non avvenga pure nella zona industriale è un mistero enorme! La crescita rigogliosa dell’ erba nei terreni di pertinenza dell’ ASI è purtroppo un problema molto serio che andrebbe affrontato con un pò più di oculatezza da parte di chi ne detiene la titolarità. Terreni troppo spesso non monitorati a dovere evidentemente, visto l’ impatto che la vegetazione ha giornalmente sulla qualità e sulla sicurezza delle strade. Innumerevoli volte, tutti gli anni, viene segnalato un incrocio pericolosissimo, cioè quello in cui si incontrano la via Archimede con la Litoranea (sp 88). Chi esce dalla zona industriale e sceglie di farlo attraversando tale incrocio (ovvero la maggioranza degli utenti), non può che raccomandarsi a qualcuno in alto, ma molto in alto affinchè lo protegga! La visuale è pari a zero! Si impegna la Litoranea senza avere la minima percezione se qualcuno stia arrivando da sinistra (e di solito chi arriva lo fà a velocità sostenuta) a causa dell’ erba cresciuta a dismisura. Questo punto come altri, strategici per la circolazione stradale del comparto industriale di Brindisi, non può essere abbandonato in questo barbaro modo! Si avverte forte l’ esigenza che qualcuno prenda di petto il problema una volta per tutte, perchè il problema di quest’ anno è il problema di ogni anno e per miracolo non ci è ancora scappato il morto! Cosa si aspetta a intervenire?? Nessun ente o assessorato, nessuno che si occupi di sicurezza stradale si è mai accorto di questo colossale pericolo che ogni giorno, nel periodo di fioritura (in pratica da marzo in poi) interessa questo maledetto incrocio? La scelta, discutibile, di eseguire il taglio dell’ erba nel periodo in cui quest’ ultima rinsecchisce, mal si concilia con alcuni aspetti, uno tra questi e più importante di tutti, la sicurezza delle strade. Nell’ incrocio citato pocanzi l’ erba và tagliata ad intervalli regolari o comunque in modo che questa non rappresenti un impedimento alla corretta visuale da parte dei numerosi automobilisti che vi transitano. Si diffidano i privati ma gli enti pubblici no? Oppure la sicurezza stradale nella zona industriale è solo un optional? Da cittadino indignato spero che qualcuno si desti dal torpore primaverile e si dia da fare per rendere l’ incrocio citato ed altri della stessa zona finalmente affidabili e sicuri! Verrebbe da dire “chi gestisce l’ incrocio lo assicuri dai pericoli e tagli l’ erba!”.  Non serve chiamare “Le iene”, a volte basta semplicemente fare il proprio dovere e a noi cittadini segnalare, sempre.

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