Marchionna ha presentato il suo libro:”I figli della Montecatini”


Presso il Chiostro della Casa di Quartiere dell’Accademia degli Erranti, Ex Convento delle Scuole Pie, Giuseppe Marchionna ha presentato il suo libro:”I figli della Montecatini”. L’evento rientra nell’ambito della Rassegna “Libri sotto l’ombrellone”, Pagine Erranti e Brindisi città che legge. Ha dialogato con l’autore Daniela Maglie e Vincenzo Maggiore ha eseguito brani molto belli che hanno reso la serata particolarmente entusiasmante. È intervenuta Rosy Barretta che ha salutato i presenti e ha introdotto l’argomento dell’incontro. Il romanzo di Giuseppe Marchionna si ispira alla generazione dei primi anni cinquanta che ha vissuto il grande cambiamento della città. Una generazione che non aveva conosciuto la guerra, vivendo il migliore momento del boom economico in una città fondata, prevalentemente, su un’economia agricola. Una città che si trova a dovere fare i conti con un’industrializzazione forzata del Meridione e che viene descritta attraverso le esperienze di un gruppo di amici nati nei primi anni cinquanta. Il libro esplora le profonde trasformazioni sociali e culturali e, attraverso questi ragazzi, segue tutti i cambiamenti epocali che si trovano ad affrontare: i movimenti giovanili del 1968, l’arrivo della televisione, lo sbarco sulla luna, la crisi di Tangentopoli e la rivoluzione delle comunicazioni digitali. L’autore riesce ad intrecciare le storie personali dei protagonisti con eventi storici come l’esodo albanese in Puglia e tanto altro, raccontando così il senso di smarrimento vissuto dai giovani dell’epoca e arriva a offrire un’importante riflessione sull’impatto della “Grande Fabbrica” sulle relazioni umane e sulla cultura locale. La “Grande Fabbrica” è una protagonista silenziosa, ma onnipresente. Un racconto importante e, sicuramente, un’opportunità per approfondire un periodo che ha cambiato per sempre la vita e le prospettive del Meridione. Ottocento pagine che raccontano sessanta anni di storia, fino al 2020, anno del covid. Un libro che sarà interessante anche per le nuove generazioni che non conoscono nulla riguardo la trasformazione della città. Una storia che si snoda su due livelli, da una parte i fatti realmente accaduti e dall’altra parte lo sguardo intimo e personale dei personaggi. Siamo tutti figli della Montecatini! Anna Consales

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