Sanità pubblica – Fp/Cgil: carenza personale e caos mobilità. Lavoratori e lavoratrici trattati come merce

La domanda che oggi poniamo pubblicamente è semplice, ma drammatica: cosa accade nella gestione del personale di Comparto Sanitario in ASL BRINDISI?

Ogni giorno si prendono decisioni che spostano persone come pacchi, ignorandone le competenze, calpestando le tutele e inficiando percorsi professionali di infermieri e operatori con anni di esperienza alle spalle.

La FP CGIL Brindisi non intende più tacere. Non davanti a uno scenario che è ormai fuori controllo.

In nome di una mobilità interna priva di graduatorie pubblicate, priva perfino di logica assistenziale, decine e decine di lavoratori vengono spostati d’ufficio con provvedimenti improvvisi, senza alcuna programmazione e spesso senza neppure una comunicazione preventiva degna di questo nome, se questa è la modalità per la copertura delle carenze pa situazione può solo peggiorare.

In queste settimane, con modalità improvvise e spesso senza alcun confronto, sono stati disposti decine e decine di spostamenti d’ufficio, molti dei quali resi definitivi senza alcuna rotazione, trasparenza o logica professionale.

Alcuni casi sono emblematici dell’approccio improvvisato e arbitrario adottato dalla dirigenza:

  • un’infermiera altamente specializzata in area critica è stata trasferita dalla Rianimazione alla Dialisi;
  • un’altra è stata spostata d’urgenza dal Blocco Operatorio di Ostuni, poi sostituita con un OSS, perché qualcuno ha scoperto solo dopo anni che mancavano infermieri in sala operatoria.

Senza contare gli innumerevoli spostamenti d’urgenza per patologie, cosa che come FP CGIL Brindisi riteniamo necessaria ma che va accompagnata da un esame di tutte le pratiche e che non è certo deputata alla Dirigenza delle professioni Sanitarie ma bensì al datore di Lavoro, cosa che oramai in un accentramento sempre più evidente accade superando anche le disposizioni di legge dettate dal TESTO UNICO sulla Sicurezza sul Lavoro.

Questa gestione scomposta e a volte punitiva non rispetta le competenze, le esperienze, né le esigenze cliniche reali dei reparti.

Intanto, come viene gestito il piano ferie estive? Con ulteriori spostamenti d’ufficio, proprio mentre il personale è in ferie. Invece di pianificare con criterio e anticipo, si colma la carenza organizzativa con provvedimenti estemporanei, che spostano i lavoratori senza preavviso, lasciando reparti scoperti e peggiorando il clima lavorativo. Una gestione che non tutela nessuno, né i lavoratori, né i pazienti.

E che dire della graduatoria degli OSS? Una procedura avviata e apparentemente conclusa, ma di fatto immobile: la ASL Brindisi non chiama nessuno, o chiama e riceve solo rifiuti. E allora la domanda è inevitabile: che condizioni offre questa Azienda? Perché tanti candidati che hanno superato la selezione dicono no a Brindisi e accettano altrove? La risposta, se non la conoscono in Direzione, gliela diamo noi: offrono incertezza, precariato, spostamenti arbitrari e nessuna valorizzazione.

È questa l’organizzazione? Questo il governo clinico?

E il trattamento riservato ai lavoratori stabilizzati dopo anni di precarietà ha dell’inaccettabile: la formula “provvisoriamente assegnato” che compare nei loro contratti è un marchio di precarietà permanente, uno stigma umiliante che smentisce nei fatti ogni principio di valorizzazione del personale.

Senza contare il danno umano, professionale e organizzativo generato da questa confusione permanente, in cui nessuno sa più a chi rivolgersi, chi decide cosa, e con quale criterio. Ogni atto viene giustificato con una mobilità che non si vede, ma che serve a tutto: a coprire errori, a spostare chi è scomodo, a punire senza dirlo.

La legge parla chiaro: la mobilità interna deve essere regolata da criteri di trasparenza, rotazione, equità. Qui invece si naviga a vista, con decisioni prese in uffici dove il confronto sindacale è stato sostituito dal monologo, quando va bene, o dalla sudditanza psicologica quando va peggio.

E mentre i lavoratori vengono gestiti come “variabili di aggiustamento”, i problemi veri rimangono. Le liste d’attesa esplodono. Le UTIN rischiano di chiudere. Le radiologie interventistiche restano ferme per carenza di tecnici. I reparti operano con organici ridotti all’osso, senza OSS e senza infermieri, ma con un carico crescente di attività improprie.

Con un Piano di riordino ospedaliero mai completato, se non nella parte dove si prevedevano dismissioni di U.O. e servizi, restando in attesa delle attivazioni previste, ma non sia mai che su Brindisi succeda.

A tutto ciò si aggiunge un fatto gravissimo, che si vorrebbe derubricare ma per cui invece chiediamo un intervento urgente, la FP CGIL ha segnalato un episodio documentato di aggressione verbale ai danni di una coordinatrice infermieristica da parte di un esponente sindacale. La stessa coordinatrice ha presentato segnalazione formale. Eppure nulla è stato fatto. Nessuna risposta, nessuna tutela, nessun richiamo. Che messaggio vuole dare la ASL Brindisi? Che chi aggredisce impunemente il personale merita copertura? Che le donne possono essere insultate senza conseguenze, se a farlo è qualcuno vicino alle stanze che contano?

A questo punto, chiediamo pubblicamente: con chi dobbiamo confrontarci? Chi ha la responsabilità delle decisioni? Chi risponde del caos in cui versa la gestione del personale?

Perché la sensazione netta è che si lasci fare a singole figure permettendo loro di agire senza coordinamento e senza rendere conto. Ma la sanità non si dirige per inerzia. E il personale non si governa con atti d’autoritarismo camuffati da urgenze.

La FP CGIL Brindisi chiede:

  • la pubblicazione immediata e completa della graduatoria di mobilità interna;
  • la cancellazione della clausola “provvisoriamente assegnato” dai contratti dei lavoratori stabilizzati;
  • l’attivazione di un tavolo di confronto reale sul governo delle risorse umane;
  • l’apertura di una verifica esterna sulla gestione del personale da parte della Dirigenza delle Professioni Sanitarie.

Il tempo è scaduto. Il silenzio non è più un’opzione. E la FP CGIL Brindisi non farà più sconti a nessuno.

Il Segretario Generale FP CGIL BRINDISI

Luciano Quarta

Il Coordinatore Sanità FP CGIL Brindisi

Francesco Pollasto

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