Maggioranza quasi compatta sulla discussione dell’ approvazione del piano di risanamento della Multiservizi per l’attivazione dell’istanza di accesso alla composizione negoziata. L’unico consigliere di maggioranza che ha dichiarato di voler rinviare la discussione è’ stato Borromeo di Fratelli d’Italia. In caso contrario sarebbe uscito dall’aula non prendendo parte al voto. Questo conferma qualche problema nei rapporti politici tra tutto il partito e lil governo. Le opposizioni hanno espresso tutte il loro dissenso su questo piano di risanamento. Con varie motivazioni e sfumature.
Nella sua relazione il sindaco Giuseppe Marchionna ha ripercorso la storia della BMS e ha ribadito la necessità di approvare in sede di consiglio comunale il piano di risanamento economico della Multiservizi, con circa 5 milioni di euro delle casse comunali, visti i tre anni consecutivi di perdite e la circostanza del predissesto finanziario, per dare continuità alle attività della società in house e per avviare la ristrutturazione della società. Il piano prevede la riduzione del costo del lavoro, con riduzione sia di alcune voci della busta paga e riduzione del personale per incentivazione all’esodo e un contenimento del contratto di servizio, pur se nuovo. Il tutto e’ finalizzato alla positiva conclusione della composizione negoziata. Le opposizioni hanno fatto notare che tale piano di risanamento potrà’ rilevarsi un boomerang per l’Amministrazione comunale, visto che e’ socio unico e che non ci sono certezze solide sul futuro. Il consigliere Fusco ha detto nel suo intervento che tutto questo esborso di denaro pubblico si sarebbe potuto evitare gia’ nel 2023 ripianando solo 600 mila euro per poi ripartire con maggiori certezze gia’ tre anni fa. Il consigliere Riccardo Rossi ha fatto notare dapprima come fino al 2021 i bilanci della BMS fossero in pareggio e che questa amministrazione ha perso tempo in questi due anni, dovendo ora, per forza di cose, pensare di mettere una pezza alla crisi di impresa con il taglio ai fondi e taglio del personale con cassa integrazione e contratti di solidarietà. Il consigliere Luperti ha posto l’accento sul fatto che l’andamento non cambierà’, che i debiti aumenteranno e che i servizi affidati non si faranno. Per Luperti la società’ andrebbe chiusa con i lavoratori trasferiti in altri soggetti giuridici, senza che nessuno perda il posto di lavoro. Poi e’ intervenuto il consigliere Cannalire che ha ripreso una sentenza del Consiglio di Stato in cui si diceva che il consigliere incompatibile non può partecipare alla discussione in consiglio, oltre che non votare la delibera. Il riferimento e’ alla consigliera Vantaggiato, che apparirebbe incompatibile avendo un parente nella BMS. Sul punto e’ intervenuto il segretario generale che ha comunicato che la decisione spetterebbe proprio solo alla consigliera. E la presenza in aula della consigliera assicura il numero legale, pur non potendo votare la delibera.