Giovedì a Ceglie M.ca protesta per la Palestina durante “La Piazza”

Il Comitato contro il Genocidio del Popolo Palestinese, contro il riarmo, per la pace” di Brindisi promuove un corteo giovedì 28 Agosto 2025, alle ore 19 con partenza da piazza della Repubblica (vicino all'ospedale), a Ceglie Messapica per protestare contro i ministri Salvini e Tajani che saranno presenti nel centro messapico per uno dei dibattiti del sito “Affari Italiani”.
La protesta è contro il governo Meloni e i suoi ministri, che si fregiano di rappresentare gli interessi e i confini della "nazione" Italia, mentre in realtà sono al servizio degli Usa, della NATO e di Israele.
Un governo che subisce la politica dei dazi dell'alleato Trump, che danneggia l'economia italiana a suon di miliardi pari ad una legge finanziaria; che approva l'aumento al 5% delle spese militari nel bilancio nazionale, che tra 10 anni raggiungeranno in Italia la cifra stratosferica di oltre 100 miliardi di euro; che fa proprio il programma di riarmo europeo con altri 800 miliardi di euro in funzione anti Russia, senza tenere conto dei rischi di una guerra nucleare in Europa e senza mettere in campo un'azione diplomatica con l'Unione Europea per giungere alla fine della guerra in Ucraina. E per l'adesione vergognosa alle politiche di genocidio, apartheid e deportazione del governo fascista e guerrafondaio B. Netanyahu contro il Popolo Palestinese a Gaza e nei Territori occupati della Cisgiordania.
Il premier Netanyahu, indagato per corruzione dalla magistratura di Tel Aviv, colpito da mandato di arresto della Corte Internazionale di Giustizia per genocidio e per occupazione illegale della Cisgiordania, ha ormai consumato ogni residuo di credibilità anche davanti all'opinione pubblica interna. Il progetto di costruzione della "grande Israele" è il tentativo di salvare il suo potere a spese della vita e del diritto all'autodeterminazione del Popolo palestinese, stremato dai bombardamenti, dagli attacchi di terra di 22 mesi, dalla fame e dalle malattie. Il governo Netanyahu è una minaccia costante per la pace mondiale a causa dei continui attacchi di guerra contro i paesi confinanti: Libano, Siria, Yemen, Iran, Iraq.
Il governo Meloni, al pari della quasi totalità dei governi occidentali, gli USA in testa, non ha interrotto con Israele i rapporti diplomatici, militari, non ha sospeso i trattati in essere, fornisce armi e tecnologie militari. Blatera la soluzione dei due stati, in assenza di alcuna azione concreta, e per pura propaganda invia aerei C130 per lanciare aiuti sulle macerie della Striscia di Gaza e finge di aiutare qualche centinaia di bambini di Gaza nelle strutture sanitarie italiane, mentre almeno 20.000 bambini palestinesi sono stati uccisi, centinaia di migliaia muoiono di fame, sono mutilati, traumatizzati, abbandonati, resi orfani, sono malati, privi di cure mediche, assistenza; sono deprivati di istruzione e futuro.
E il ministro Tajani, con la faccia contrita, ha il coraggio di attendere i bambini feriti e gli accompagnatori all'aeroporto di Roma. Davvero non di può sopportare.
Chiamiamo questo governo a rendere conto in ogni sede, in ogni piazza del nostro paese di queste nefandezze e pretendiamo il rispetto della Costituzione italiana nella politica estera (art.11 ripudia la guerra);, del diritto internazionale, della difesa dei diritti umani e l'autodeterminazione dei popoli.
Vogliamo riaffermare che la logica del più forte, il predominino del profitto, il riarmo e l'economia di guerra, il saccheggio delle risorse naturali del pianeta, la distruzione dell'ambiente, la costruzione delle grandi opere come il ponte sullo Stretto di Messina e la TAV che alimentano la corruzione e le mafie, incontrano l'opposizione delle comunità locali e delle popolazioni del mondo che rifiutano di pagare il prezzo di queste politiche distruttive e perseguono invece politiche economiche centrate sui bisogni sociali (istruzione, sanità, trasporti, lotta alla violenza di genere, crescita dell' occupazione e qualità del lavoro), di cura e difesa del territorio, di rafforzamento delle relazioni pacifiche tra i popoli, armonizzazione tra le diverse forme di vita sul pianeta.
Comitato contro il genocidio del Popolo Palestinese, contro il riarmo, per la pace
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