Mentre la politica sbandiera numeri e leggi che nessuno conosce, Il Direttore Generale unico Responsabile, anche questo a dire della Politica, comunica: 26 LAVORATORI DOVREBBERO ANDARE A CASA!
La Direzione Strategica ha confermato i nostri sospetti: l’internalizzazione è in corso, ma non vi sarà alcuna garanzia di continuità lavorativa per tutto il personale, con 26 lavoratori a rischio di perdita del posto.
La UIL FPL si chiede: come verranno scelti i futuri “fortunati” lavoratori precari a vita? Sarà un sorteggio? O si baserà su raccomandazioni? Abbiamo ribadito la nostra posizione: siamo favorevoli all’internalizzazione, ma solo se accompagnata dalla garanzia del “transito” di tutti i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, oltre che all’internalizzazione di tutti i servizi già gestiti dal pubblico in collaborazione con il privato, attualmente in proroga tecnica fino a dicembre 2025.
Finora, la Regione Puglia ha bloccato l’espletamento delle gare, come ad esempio anche quella per l’ADI Sanitario, che coinvolge circa 200 lavoratori impegnati nel garantire i LEA. La richiesta di internalizzazione deve quindi essere immediata, perché quella ipotizzata dalla Regione Puglia è priva di logica e serietà. Va sottolineato che ad oggi questo servizio rappresenta un’eccellenza a livello nazionale, superando persino la Lombardia, considerata baluardo della buona sanità. Tutto ciò grida giustizia! E vi diciamo i BUONI SERVIZIO UTILIZZATELI NELLE MENSE!!!!
In merito all’internalizzazione della RSA, la Direzione Strategica – in risposta alla nostra domanda su come sarà finanziata – ha spiegato che, come indicato dal Dipartimento Promozione della Salute e del benessere sociale della Regione Puglia, il tutto deve avvenire a invarianza di costi. Pertanto, lo stesso Dipartimento ha disposto di attingere ai fondi derivanti dalle “economie” rivenienti dalle mancate assunzioni previste nel Piano del Fabbisogno (PTFP) 2024/2026, ovvero quelle di medici e personale di comparto mai effettuate.
Siamo ai paradossi.
Tuttavia, ci chiediamo: la Regione Puglia sta davvero pensando al bene dei lavoratori e della popolazione brindisina?
È inaccettabile che, per soddisfare esigenze politiche, si lascino 26 lavoratori senza occupazione e si blocchino le assunzioni nella sanità brindisina, già fortemente carente di personale.
La posizione della UIL FPL è chiara: se entro la prossima settimana non riceveremo risposte concrete riguardanti il personale e la creazione di un apposito capitolo di spesa per incrementare le risorse economiche della ASL di Brindisi, saremo costretti a procedere dinanzi al TAR per tutelare i diritti dei lavoratori e della popolazione brindisina, che continua a dover affrontare viaggi della speranza per ricevere cure dignitose.
La UIL ha già proclamato lo stato di agitazione e si prepara a sostenere i lavoratori con proteste pubbliche nei prossimi giorni.
Il Segretario Generale
UIL FPL BRINDISI
Gianluca Facecchia