Albano: l’indifferenza sullo sterminio che si sta realizzando intorno a noi

Le tante guerre in corso in molte parti del mondo, che stanno comportando la morte di  molte decine di migliaia di bambini,  donne e  persone inermi,  offrono  non solo l’opportunità per raccogliersi in se stessi e riflettere, ma anche l’occasione, forse la necessità,  per discutere, per confrontarsi con gli altri  su quanto accade,   per ragionare sul presente pervaso dalla follia degli uomini,  il cui livello di crudeltà  non può essere  misurato con le normali categorie dello spirito e della ragione umana.

Per cercare di comprendere come e perché si è arrivati a questo punto, in quanto   questi avvenimenti, questa ferocia, non si stanno realizzando per  effetto di fatti imprevedibili e misteriosi, ma sono la  conseguenza di  precise scelte di tipo politico e  culturale, che superarono l’evento bellico per la crudeltà del disegno  di sterminio messo in atto.

Riflettere  su quanto accade non solo nella Striscia di Gaza, ma anche in Cisgiordania, in Ucraina,  in Iran e in tante altre parti del mondo, che purtroppo rimangono  spesso  ai margini dell’informazione.

Riflettere sulla degenerazione della democrazia e della libertà degradate a livello di parole prive di valore  ed ogni forma di diversità  razziale,  culturale, politica e religiosa, sistematicamente soffocata e soppressa.

Riflettere, per ricordare e tramandare alle nuove generazioni  questi avvenimenti, perché nella loro consapevolezza si ritrovi la radice della nostra umanità, per cercare di costruire tutti  insieme  un  futuro affrancato da tanta malvagità e da tanta sofferenza.

Riflettere sulla fragilità umana,   che  ha portato molti di noi  all’indifferenza su quanto  accade e ad accettare  passivamente la carneficina in atto.

Riflettere sulla strada da percorrere per cercare  di riconciliarsi con il genere umano, perchè ad essere umiliati e soppressi  nella striscia di Gaza   non sono solo i Palestinesi, ma  anche il nostro senso di appartenenza al genere umano, soffocato da un  insopportabile carico di malvagità e di  sofferenza,   per contrastare i quali,  al di là delle tante parole vuote di impegno, non sono stati ancora messe  in campo tutte le risorse realmente necessarie per intraprendere un reale percorso di pacificazione,  nella consapevolezza che il bene della pace non si può realizzare solo  con una  costante predicazione o su una presunta vocazione al bene da parte dell’umanità.

Ma anche riflettere sul perché tutti  dicono   di voler la pace e poi molti di loro comprano  o vendono armi.

Una riflessione che non sia  passiva, ma che  deve potersi testimoniare in ogni luogo  della nostra città, per  contagiare il confronto,  per cercare di manifestare e rafforzare tutti insieme, ad alta voce, il valore della nostra umanità, del nostro vero impegno alla pace, della vera e sincera solidarietà   in un mondo che appare sempre più distante da quei valori.

Il Sindaco, l’Amministrazione comunale di Brindisi   dovrebbero, prendere  spunto dalle tragedie in atto,   per  confrontarsi in  consiglio comunale, ma anche per ragionare con i  cittadini, con i giovani,  per riflettere e far riflettere sulle conseguenze disastrose di una  guerra .

Ma anche la strada da intraprendere per allontanare dal nostro orizzonte, dai nostri pensieri,  la tragica immagine  della seconda  guerra mondiale, nella quale  è affondata un’intera epoca storica,  che ha provocato la morte di oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo, che qualcuno sta tentando  di riproporre per trascinarci  nella voragine di una guerra senza fine.

Per questo dobbiamo tutti insieme impegnarci  per far sentire la nostra voce,  nella visione  di un mondo libero e tollerante. Ma anche nella consapevolezza che esso non è opera del destino, ma la conquista della volontà delle nostre coscienze, della forza  del nostro impegno.

 Dell’impegno di tutti Noi,  per sbarrare la strada  ad un mondo  distante dalla natura umana,  dominato da sentimenti artificiali.

Purtroppo, al momento, per tante , troppe anime rimane solo la certezza di tanta   sofferenza inconsumabile, di notti inquiete  e impetuosi pensieri a sconvolgere  le loro esistenze

Vincenzo Albano    

” Il nostro peggior male è l’indifferenza che ci rende inutili.”

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