La Procura della Repubblica di Brindisi ha messo un punto fermo sulla vicenda legata al sequestro della nave da crociera “Mykonos Magic” che a metà giugno dello scorso anno, ormeggiata nel porto interno, avrebbe dovuto ospitare a bordo 2.740 uomini delle forze dell’ordine impegnati a garantire sicurezza agli uomini più potenti del mondo ed alle delegazioni dei rispettivi paesi impegnati nei lavori del G7.
Gli agenti della squadra mobile, infatti, hanno notificato gli avvisi di conclusione delle indagini ai tre indagati che dovranno rispondere dell’accusa di frode nelle pubbliche forniture. Si tratta di tre cittadini greci, rispettivamente direttore e rappresentante legale della società armatoriale, difeso dall’avv. Nicola Ridolfi del Foro di Ravenna e dall’avv. Massimo Manfreda del Foro di Brindisi, della proprietaria della stessa nave, difesa dall’avv. Ridolfi e di un procuratore speciale difeso dall’avvocatessa Federica Faggiano del Foro di Brindisi.
Come è noto, la nave Mykonos Magic fu ormeggiata nel porto di Brindisi dopo che la compagnia armatoriale l’aveva noleggiata, con affidamento diretto del Ministero dell’Interno, per ospitare uomini delle forze dell’ordine. Ma bastò far salire a bordo i primi ospiti per rendersi conto delle condizioni inaccettabili in cui si trovava, tra bagni non funzionanti, sporcizia e mobili ammassati nelle cabine. L’allarme fu lanciato dai sindacati di categoria che fecero circolare dei filmati sulle condizioni della nave che fecero il giro del mondo.
Poliziotti e carabinieri furono immediatamente dirottati in strutture alberghiere in tutta la Puglia e in porto fu fatta arrivare un’altra nave. Ma nel frattempo la Procura della Repubblica aveva avviato una indagine che si è conclusa in questi giorni con la individuazione di tre indagati che adesso, attraverso i propri legali, avranno venti giorni di tempo per fornire alla Procura eventuali memorie difensive prima dell’udienza di rinvio a giudizio.