Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro
“Inerzia della Regione, responsabile del mancato sviluppo dell’Aeroporto del Salento. Non siamo solo noi a puntare il dito contro Aeroporti di Puglia, responsabile dell’affossamento dello scalo brindisino e dello sbilanciamento di risorse e opportunità a tutto vantaggio di Bari. Anche da Roma arriva la strigliata del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che alla Regione Puglia rimprovera di bloccare i 5 milioni di euro già stanziati dal Governo Meloni per finanziare la continuità territoriale per l’Aeroporto del Salento, su proposta dei parlamentari di centrodestra Mauro D’Attis e Andrea Caroppo. Si tratta di 1,5 milioni per quest’anno, 1,7 per il prossimo e 1,8 per il 2027, destinati a coprire gli oneri di servizio pubblico sui collegamenti aerei nazionali e internazionali. Continuità territoriale significa tariffe agevolate e quindi prezzi più bassi per i voli da e per l’Aeroporto del Salento, oggi invece assai più alti rispetto a Bari. Ma la Regione continua a fare orecchio da mercante, ignorando le sollecitazioni del Governo nazionale e la mia mozione presentata a dicembre scorso, proprio per impegnare la giunta Emiliano a cofinanziare con le stesse cifre le risorse necessarie per attuare la continuità territoriale, facendosi carico di parte del costo dei biglietti per renderli accessibili. Già oggi sono intoccabili, e più si avvicinano le festività natalizie, più il caro voli è destinato a salire vertiginosamente, tanto da impedire il rientro a casa dei salentini che vivono, lavorano o studiano lontano da casa, e da dirottare i turisti verso offerte e aeroporti più convenienti.
Il ministro Salvini ha denunciato alla Camera l’inadempienza della Regione, che avrebbe chiesto la convocazione della conferenza dei servizi ma poi non avrebbe trasmesso alla Commissione Europea i dati e le analisi di traffico aereo necessari per ottenere il riconoscimento della continuità territoriale per l’Aeroporto del Salento. E, alla sollecitazione del ministero inviata a maggio scorso, nessuna risposta da Bari. Siamo sdegnati da tanta noncuranza, che conferma le nostre battaglie ventennali contro il Bari-centrismo miope nelle politiche dei trasporti regionali, aerei e non solo. Una stortura perpetrata in vent’anni di governo di centrosinistra della Puglia, a cui va posta fine con un cambio di rotta improcrastinabile”.