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Fasano: rintracciato e arrestato esponente di vertice della Sacra Corona Unita, destinatario di provvedimento restrittivo, irreperibile dal 2023

Stamattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, supportati nella fase esecutiva da personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri “Puglia” di Amendola (FG), dall’Aliquota di Primo Intervento (API) di Brindisi, dalle unità cinofile del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (BA) e dal 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, hanno rintracciato e arrestato in una villa nelle campagne tra Fasano e Locorotondo Onofrio Margaritondo, 49enne di Fasano.

L’uomo, irreperibile dall’ottobre del 2023, già gravato da numerosi precedenti penali, risulta essere:

·      un ex contrabbandiere, affiliato al clan della S.C.U. c.d. “dei mesagnesi”, capo, promotore e organizzatore di un gruppo criminale operante nella zona di Fasano e dintorni, nonché storico referente delle organizzazioni criminali albanesi nel territorio e responsabile tra l’altro di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico di clandestini extracomunitari, delitti contro il patrimonio, delitti in materia di porto e detenzione di armi, delitti contro la persona;

·      destinatario dei sottoindicati provvedimenti emessi della Corte d’Appello di Lecce:

–       ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 18.10.2023, per evasione dalla detenzione domiciliare;

–       ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 18.12.2023, per sopraggiunta condanna (per cumulo pene) a 7 anni, 6 mesi e 22 giorni di reclusione, per “estorsione”, “danneggiamento”, “ricettazione” e “minaccia” in concorso, commessi in Fasano nell’agosto del 2019.

Nel corso delle operazioni di perquisizione sono stati rivenuti e sequestrati 1 pistola revolver 357 magnum senza matricola, pertanto clandestina, con 6 colpi all’interno del tamburo (per la cui detenzione Margaritondo è stato arrestato in flagranza di reato), 1 pistola giocattolo priva di tappo rosso, denaro contante, vari apparati radio confezionati sottovuoto, un jammer portatile, vari documenti falsi (per il cui possesso è stato arrestato in flagranza di reato).

Il proprietario dell’immobile e la sua compagna sono stati denunciati per il reato di favoreggiamento aggravato.    

Dopo le formalità di rito, Margaritondo è stato associato alla casa circondariale di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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