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ADI Brindisi, conto alla rovescia nella confusione. La Cisl FP chiede regole e garanzie per il futuro

Grande partecipazione all’assemblea pubblica promossa lunedì scorso, presso i locali del GAL Alto Salento di Ostuni, dalla Cisl Funzione Pubblica Taranto Brindisi sul futuro del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) della ASL/BR, la cui commessa scade il 30 novembre p.v.

Una serata molto partecipata, segno della preoccupazione per una vicenda che riguarda centinaia di lavoratori e un servizio essenziale per i cittadini più fragili.

Presenti all’incontro anche cinque candidati al Consiglio Regionale del territorio brindisino, a conferma di quanto il tema sia ormai centrale nel dibattito pubblico.

Ringraziamo tutti per la presenza – ha dichiarato Giuseppe Lacorte, segretario generale della Cisl Fp Taranto Brindisi, il quale ha chiarito che “lintento della serata non è quello di creare una passerella elettorale, bensì un momento di confronto sindacale, nel quale capire e far comprendere cosa sta realmente accadendo, nel rispetto di chi vive nellincertezza del proprio futuro lavorativo.

Nel corso dell’assemblea sono emerse forti perplessità sulla gestione futura del servizio e sul suo destino.

La Cisl Fp ha evidenziato come la ASL/BR sia già in procinto di bandire una nuova gara ma, nel frattempo, sarebbe giunta la notizia che il Dipartimento Salute della Regione Puglia avrebbe disposto al Direttore Generale di attendere nuove indicazioni.

Un cortocircuito istituzionale che lascia i lavoratori nell’incertezza più totale.

“È assurdo – ha affermato Lacorte – che a pochi giorni dalla scadenza regni ancora la confusione. A pagare il prezzo dellindecisione rischiano di essere proprio i lavoratori e le famiglie che si affidano ogni giorno a questo servizio.

La Cisl Fp ha inoltre precisato di non essere contraria all’internalizzazione ma solo se accompagnata da garanzie occupazionali vere, trasparenza sui costi e inclusione di tutti i profili professionali.

Non si può parlare di stabilizzazione se poi si escludono metà dei lavoratori e si creano nuovi precari. Prima vengono le persone, poi i numeri. Saremo al fianco dei lavoratori fino alla fine.

Per la Cisl Fp, l’ADI non è una semplice vertenza territoriale ma un banco di prova per tutta la Puglia.

Questo è un passaggio di tutele che la Cisl Fp non è disposta a trascurare ha concluso Lacorte perciò saremo al fianco dei lavoratori finché non ci sarà una soluzione giusta, scritta e garantita; il lavoro non è una promessa, è dignità.”

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