Pizzuto (M5S): “Evitare slogan e propaganda sull’assistenza domiciliare”
“Qualcuno si sta domandando che fine faranno i pazienti? E i lavoratori?”
“Si parla tanto di regole e divieti, ma nel frattempo nessuno sembra chiedersi che fine fanno i pazienti. Dire che una proroga tecnica è ‘vietata’ senza considerare la continuità del servizio significa dimenticare che l’Adi (assistenza domiciliare integrata) e l’Ado (assistenza domiciliare oncologica) non sono esercizi amministrativi, ma assistenza vitale per centinaia di persone fragili della provincia di Brindisi. Qualcuno sembra continuare a dileggiare con le parole e i proclami senza rendersi conto davvero dell’importanza di questo servizio”.
Ad esprimere preoccupazione sul futuro in provincia di Brindisi dell’Adi/Ado è Chiara Pizzuto, candidata al Consiglio regionale pugliese del Movimento Cinque Stelle, che conosce bene l’efficienza del servizio e la professionalità e degli operatori che quotidianamente si prendono cura di centinaia di persone fragili nel territorio. Pizzuto, che lavora proprio per garantire l’assistenza domiciliare oncologica in provincia di Brindisi, ogni giorno è a contatto con medici, personale sanitario, pazienti e loro famiglie: per questo conosce meglio di chiunque altro la realtà concreta del servizio e le difficoltà che stanno affrontando.
“Se il passaggio di gestione non è ancora pronto, una proroga tecnica diventa non un privilegio per il gestore, ma una tutela per i pazienti. Il vero danno sarebbe interrompere, anche solo per un giorno, le cure domiciliari: questo sì che sarebbe un danno reale, umano e sanitario per i più fragili. Spero davvero – aggiunge – che qualcuno, in nome di battaglie più o meno fumose, non possa accettare tutto questo. Seguire le regole è doveroso, ma va fatto con buon senso e nel rispetto del diritto alla salute dei cittadini.
“Senza dimenticare l’enorme platea dei lavoratori. C’è davvero qualcuno disposto – conclude Chiara Pizzuto – dall’oggi al domani a lasciare senza un posto di lavoro professionisti che ogni giorno si occupano con cura e attenzione massima dei più fragili? Almeno su argomenti di questo valore si lascino da parte gli slogan.”