49 anni, malata terminale. I suoi cari avrebbero voluto tenerla in casa fino alla fine, ma per lei è necessario ossigeno ad una potenza tale che è possibile trovare solo in ospedale. Da qui il ricovero nel reparto di oncologia del Perrino. Ma questa sera, all’orario di visita, la brutta sorpresa. I parenti l’hanno trovata agonizzante senza la mascherina in quanto si era spostata dal volto. Chissà da quanto tempo stava così, ma nessuno se n’era accorto e quando hanno chiesto di parlare con un medico per evidenziare questa lacuna nell’assistenza alla loro congiunta si sono sentiti rispondere che non c’era nessun medico in quel momento. Da qui la telefonata ai carabinieri per preannunciare una denuncia e quando in reparto è giunto un vigilantes non ha potuto far altro che constatare che effettivamente non era possibile parlare con nessun medico. Per la 49enne purtroppo non c’è più nulla da fare (tra l’altro in ospedale ha contratto il batterio della klebsiella), ma la carenza di assistenza rappresenta un problema su cui è necessario che l’Azienda Sanitaria faccia chiarezza.