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Volpe (Fim/Cisl) – Decarbonizzazione dell’area Enel di Brindisi: “Piccoli passi in avanti, ma persistono preoccupazioni”

Dichiarazione del Segretario del territorio di Brindisi della Fim Cisl Taranto Brindisi, Gianluca Volpe
Decarbonizzazione dell’area Enel di Brindisi: «Piccoli passi in avanti, ma
persistono preoccupazioni».
Si è tenuto ieri a Roma il tavolo di confronto sulla riconversione e decarbonizzazione dell’area
della centrale Enel Federico II di Brindisi, un momento di confronto importante che ha visto la
partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle aziende e dei sindacati, tra cui la Fim Cisl
Taranto-Brindisi.
L’incontro ha evidenziato alcuni segnali incoraggianti riguardo ai progressi fatti nel percorso di
reindustrializzazione del sito, un passo fondamentale per il futuro produttivo del territorio e per la tutela
dei posti di lavoro dell’indotto, in particolare quello metalmeccanico, di cui la nostra organizzazione si
fa portavoce.
Il segretario del territorio di Brindisi della Fim Cisl Taranto-Brindisi, Gianluca Volpe, ha espresso
soddisfazione per le aperture emerse durante il confronto, sottolineando come «le ricadute nel settore
metalmeccanico rispetto agli sviluppi del confronto tra le parti mirino a garantire un futuro sostenibile
e stabile all’area».
Tuttavia, Volpe ha rimarcato che «non dobbiamo perdere di vista le criticità ancora presenti, in
particolare legate alle tempistiche perché queste possono in�luire negativamente sulle attività
dell’appalto e dell’indotto».
Infatti, nonostante le rassicurazioni sul percorso di transizione, l’azienda continua ad operare
sulla base della scadenza del phase out prevista per il 31 dicembre 2025. «Sebbene siano state ipotizzate
possibili proroghe, allo stato attuale non esiste alcun atto uf�iciale che ne confermi l’effettiva revisione»,
ha evidenziato Volpe, sottolineando come questa incertezza possa avere ripercussioni serie sulla
stabilità occupazionale e sulla continuità delle attività di manutenzione meccanica, fondamentale per la
sicurezza e l’ef�icienza del sito.
L’esponente della Fim Cisl del territorio brindisino ha evidenziato che «questa condizione di
incertezza genera un clima di preoccupazione crescente tra i lavoratori dell’indotto metalmeccanico.
Riteniamo necessario al più presto un incontro con il Prefetto di Brindisi al�ine di accelerare il
percorso che porta al decreto ministeriale che deve sancire uf�icialmente il rinvio della dismissione della
Centrale Enel di Cerano».
La mancanza di comunicazioni uf�iciali e di un piano chiaro alimentano tensioni e timori, che
rischiano di sfociare in iniziative di protesta che non favoriscono il percorso di transizione ambientale e
sociale che tutti auspicano.
«Il nostro obiettivo – ha concluso Volpe – è che questa transizione avvenga in modo equo e
condiviso, senza lasciare indietro nessuno. L’area di Brindisi ha bisogno di certezze, di un progetto
industriale chiaro e di una strategia che coinvolga tutti i soggetti, compresi i lavoratori dell’indotto, che
hanno dato e continuano a dare un contributo fondamentale alla vita economica del territorio. La
responsabilità di garantire un passaggio sostenibile e socialmente giusto è di tutte le parti coinvolte, e
noi continueremo a vigilare af�inché nessuno venga dimenticato o sacri�icato sull’altare del
cambiamento».
L’attenzione rimane alta e la Fim Cisl continuerà a monitorare attentamente gli sviluppi di questa
delicata fase di transizione, af�inché si possa arrivare a una soluzione condivisa che possa garantire un
futuro di sostenibilità, sicurezza e occupazione nel territorio di Brindisi

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