ADESSO E’ POLEMICA ANCHE SULLA SALA STAMPA INTITOLATA A CORLIANO’…

Contrordine, la sala stampa del Palapentassuglia non si chiamerà più Antonio Corlianò. È arrivata ieri sera dal Comune di Brindisi, a firma del capo di Gabinetto Nicola Zizzi, una nota con la quale l’Amministrazione Comunale non ha accolto la proposta di intitolare la sala stampa al compianto Antonio Corlianò. E così dopo dieci giorni dall’intitolazione arriva la risposta ufficiale dal Comune di Brindisi che “sentita per le vie brevi la locale prefettura” – si legge nella nota –  avrebbe deciso di applicare una legge dello stato che vieterebbe di intitolare strade, piazze, monumenti, lapidi e “altri ricordi permanenti situati in luogo pubblico o aperto al pubblico” a persone che non siano decedute da almeno dieci anni. Il Presidente della società cestistica, Nando Marino, reo di non aver atteso disposizioni ufficiali e fidandosi di una informale conferma positiva degli amministratori pubblici alla sua richiesta, ha anticipato i tempi e ha celebrato, con tanto di conferenza stampa e scoprendo la targa ad Antonio Corlianò, l’intitolazione all’ex presidente il 14 settembre scorso, a un anno esatto dalla scomparsa. Ha commosso molto, in quella circostanza, la grande partecipazione di pubblico e non solo di tifosi. Segno evidente che Antonio Corlianò è rimasto nel cuore dei brindisini. Effettuato l’iter burocratico ufficiale, però, si dovrà fare dietrofront. La società costernata ha voluto ricordare agli amministratori “che la richiesta inoltrata al comune di Brindisi prevede l’intitolazione di una stanza all’interno di un palazzetto dello sport e non di una via, piazza, monumento o struttura di altro genere” e che ci sono altri esempi che vanno contro le motivazioni ufficializzate nella risposta “come il “PalaFantozzi” di Capo d’Orlando o il Pala “Fefè De Giorgi” di Squinzano, o ancora l’ex campo centrale del Foro Italico “Pietrangeli”, intitolate a persone viventi. Non di meno va ricordato che la stessa Amministrazione Comunale di Brindisi ha acconsentito ad intitolare due settori dello stadio Fanuzzi, ad un tifoso e ad un calciatore che erano deceduti da meno di un decennio”.

Ci si augura che, al di là delle giustificate ragioni delle parti, si riesca ad addivenire a un accordo per poter ricordare degnamente il nome di una persona molto amata dai cittadini di Brindisi, per il suo ruolo sportivo e per le sue doti umane. 

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning