Il PROPELLER CLUB PORT OF BRINDISI, per promuovere la “CULTURA del MARE” tra i giovani e gli studenti del territorio, promuove il prossimo lunedì, 15 maggio un Convegno sull’Istruzione, la Formazione e l’alternanza Scuola/lavoro.
Da alcuni anni si sente parlare di “Industria 4.0” o di una quarta rivoluzione che sta interessando il sociale più del tecnologico. Cyber net e cloud computing, raccolta dei dati, e nuovi processi di automazione stanno cambiando le modalità del nostro quotidiano. Come può l’industria europea dello shipping essere un generatore di ricchezza e di occupazione? Domanda difficile! E come ogni rivoluzione che si rispetti storicamente, questa sta interessando alcuni settori e filiere della produzione di beni, come quello marittimo, e nuove variabili stanno alterando molti scenari a noi familiari: dalla costruzione digitalizzata della nave alla sua conduzione smart servita da una e-navigation; dai porti che passano a gestire non più semplici banchine ma piazzali tipizzati dalle merci e con i relativi terminal; marittimi imbarcati da operativi con compiti unici e precisi (nostromo, tankista e altri) a marittimi (di diversa nazione, cultura e religione) che rispondono a più funzioni relative alla logistica di bordo di una nave; logistica nautica/navale sempre più informatizzata e più smart che porta la nave a navigare su rotte controllate e separate in sicurezza (VTS). Sicurezza, oggi, vuol dire avere una forte capacità di adattamento, configurabilità e alta flessibilità; l’ambiente di lavoro del bordo di una nave, post-moderna, dovrà essere luogo di coordinamento e di comunicazione capaci di far interagire campi come quello della produzione dell’energia per la propulsione con quello della conduzione. Capacità nel condividere sempre più “informazione” e nel suddividere il piano – lavoro anche dal punto di vista del calcolo delle rotte e del controllo delle stesse, salvaguardando la vita umana, l’ambiente marino , il carico e la nave stessa. Parlare di “sicurezza”, in uno scenario nuovo e complesso del processo dei trasporti marittimi, significa parlare di safety a più livelli di interconnessioni sia con le altre navi che con le infrastrutture, sia per i marittimi, sia per i costruttori, sia per gli armatori, noleggiatori, caricatori e trasportatori in genere. Il tutto non può prescindere da una istruzione /formazione che sia frutto solo di leggi internazionali a garanzia di un minimo – standard STCW’78, emendata Manila 2010, e di una scuola secondaria superiore di II grado tutta generalista dei più vasti campi del trasporto e della logistica. Il principale vantaggio delle imprese nautiche e dell’intero shipping si fonda sulla preparazione delle persone che lavorano su/con il mare e sulla gestione ottimale delle conoscenze e delle competenze che essi possiedono e condividono. Il mondo dello shipping sta andando verso nuovi campi applicativi: “Knowledge Management”- organizzazione e gestione della conoscenza – . Una istruzione nautica generalista, anche se inclusa nel filone dei trasporti, logistica e della conduzione del mezzo nautico, non è sufficiente se si desidera utilizzare e/o integrare le tecnologie digitali per una moderna “sea safety”.
L’International Propeller Club Port of Brindisi, con la collaborazione del Comando Capitaneria Porto di Brindisi, del Collegio Nazionale Capitani di L.C. e D. M. – delegazione di Brindisi – dell’Istituto Tecnico Superiore Trasporti, Logistica e Conduzione mezzo nautico “Carnaro” Brindisi, della rivista tecnica “IL NAUTILUS”, e dell’Avvisatore Marittimo Porto di Brindisi, propone incontro/studio sul tema “Sea Safety 4.0” che si terrà presso la sala universitaria del Palazzo Granafei Nervegna di Brindisi, via Duomo il giorno 15 maggio 2017 alle ore 17.00