L’associazione Egerthe a Ostuni nel corso del 2017 ha messo a disposizione della comunità una serie di appuntamenti in collaborazione con il museo della civiltà preclassiche e il patrocinio del Comune di Ostuni a scadenze mensile sul progetto di promozione della cultura dell’integrazione nella convivialità delle differenze, una sfida che è parsa complessa, ma al contempo promettente, proprio perché sempre attuale.
Le donne, ricerca del femminile che è ogni essere vivente, attraverso il luogo delle donne nella “storia “, un percorso, un viaggio di sensi, emozioni, da impastare, aggrovigliare, cardare, districare, il filo del “tessuto “… Nell’ambito del progetto della cultura dell’integrazione, Domenica 28 Maggio (ore 18,30) verrà ospitata presso il chiostro comunale la teologa Maria Soave Buscemi, biblista, nata nel Salento nella terra di mezzo del mare mediterraneo, da oltre 25 missionaria laica fidei donum in Brasile, dove vive e opera come educatrice, biblista popolare, coordina la dimensione di studi di genere e di ermeneutica femminista del centro studi biblici Cebi. Giornalista, scrittrice, cresciuta a Milano con il cardinale Martini, terra del Mediolanum, oggi in Brasile segue anche il movimento dei “Senza terra”, vive nella terra araruncaria “Albero del popolo libero”, in mezzo dell’ altopiano Catriense, altra terra di mezzo. E’ autrice del libro “Le tredici lune” (EMI ed), “Io Terra di Mezzo” (ed. San Lorenzo) e “Noi crediamo nella resurrezione del corpo “.
La cittadinanza è invitata a fornire un contributo prezioso al dialogo tra le varie forme di espressione umana (arti, linguaggi, culture, costumi, nuove forme di relazione…), con i suoi libri, spazi sacri di nella costruzione di altri mondi possibili. Malgrado i contenuti impegnativi, lo stile “semplice” e diretto della relatrice permetterà di coinvolgere una platea ampia e diversificata, sensibilizzare all’importanza delle parole e delle immagini, promuovere consapevolezza del ruolo della donna e del suo potenziale inespresso e coartato dagli steriotipi culturale ancorati nella memoria della nostra società.