Un accampamento di nomadi nel piazzale deputato ad ospitare i tir in attesa di imbarco della Grecia; contenitori dei rifiuti stracolmi collocati proprio sulla strada di accesso al varco principale del porto di Costa Morena; bancarelle di ambulanti a dir poco indecenti; rifiuti sparsi sui piazzali. E’ questo lo spettacolo terrificante che l’Autorità Portuale propone alle decine di migliaia di turisti che scelgono Brindisi per raggiungere i porti della Grecia. Probabilmente non tutte le responsabilità sono attribuibili all’ente portuale, ma chi occupa ruoli di responsabilità nella struttura dell’Authority ha il compito di segnalare le disfunzioni e di lanciare un grido di allarme. Dopo i lenti ma costanti segnali di ripresa degli ultimi anni, di questo passo il porto di Brindisi rischia di ripiombare in una crisi gravissima. Il tutto, anche in considerazione del fatto che nei porti di Igoumenitsa e di Corfù c’è molto ordine e soprattutto non si nota una carta per terra. Brindisi, invece, si propone come un porto del terzo mondo.
Verrebbe da chiedersi: ma il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi si è mai fatto un giro a Costa Morena? O si è limitato al consueto giro turistico riservato agli ospiti di riguardo?