Fratelli d’Italia e Alleanza Nazionale di San Pietro Vernotico intervengono duramente sulle notizie emerse negli ultimi giorni circa ulteriori investimenti in ristrutturazioni come quella all’Istituto Fiore ex Gil per farne un centro medico di servizi alla persona, o quelli relativi ad altri lavori su edifici pubblici, quando ci sarebbero altre priorità nella programmazione gestionale delle strutture sul territorio. E soprattutto, sottolineano, si sono già spesi tantissimi soldi per la costruzione dell’ospedale Melli che rappresenta un’eccellenza non ben sfruttata però.
Di seguito la nota per esteso:
“Sembra una penosa liturgia il dibattito, le notizie che la stampa ci propone su quelle strutture sanitarie che non funzionano e che, quindi,arrecano danni etici morali, economici ai cittadini utenti, soggetti portatori di diritti, di dignità morale. Ed il primo diritto di natura, legge assoluta, è il diritto alla vita ed all’esistenza recepito dalla costituzione Italiana: pertanto, le pubbliche istituzioni devono intervenire per salvaguardare la vita, la dignità, la salute della persona.
Ma a quanto sembra, il problema che ostacola l’esercizio della libertà di cura è la completa incapacità tutoria, programmatica, pianificatrice degli organi competenti gestionali destinati alla programmazione del pronto soccorso del Perrino e dell’ospedale N. Melli di S Pietro: una struttura, questa, operativa e strategica che sorge a sud di Brindisi ed a nord della provincia di lecce, in grado di supportare tutte le emergenze, di alleviare le sofferenze degli interventi del Perrino e consegnare a questo stabilimento il ruolo primario di eccellenza.
In vista dell’approvazione della legge di stabilità nazionale, si parla di meriti, di capacità imprenditoriali cultura, innovazione pianificatrice, efficienza ottimale dell’azienda, poi, quando il dibattito passa dalla tecnologia industriale produttiva alla sanità, meriti, ragione tecnica, intelligenza, sembrano svanire e tutto viene relegato ad un superlavoro, alla inventiva, alla professionalità di un personale altamente qualificato e poco remunerato.
A questo punto, il ragionamento dell’efficienza, della tecnica, dell’eliminazione delle liste di attesa, della salvaguardia della salute, riconduce allo stabilimento di San Pietro Vernotico il quale, già ristrutturato, fornito di sale operatorie moderne, può soddisfare la domanda di salute e benessere che sorge da tutti i comprensori territoriali inter-provinciali e dall’insieme delle popolazioni marine sparse tra Brindisi e Lecce. Ma se quest’ospedale doveva, nelle previsioni politiche, essere chiuso, perché spendere milioni di euro?
Ma perché la magistratura non apre un’inchiesta, costituzionalmente necessaria nei presupposti della vita dei cittadini, per mettere nel dovuto rilievo eventuali negligenze, lacune, incompetenze?
Quali oscuri interessi si muovono? Che senso ha costruire mega ospedali dal costo di centinaia di milioni di euro che entreranno in funzione tra 20 – 30 anni quando saranno già obsoleti quando, invece, si possono investire quei soldi in una riorganizzazione ospedaliera fornendola di macchinari moderni ed assumendo personale medico ed infermieristico altamente professionalizzato: se la politica è incapace, intervenga la magistratura e segni la rotta da seguire.
E restando nel comune di San Pietro Vernotico e agli atti del governo locale domandiamo: che senso ha sperperare ingenti somme per la ristrutturazione dell’Istituto Fiore ex Gil per un centro medico di servizi alla persona, quando il Melli ha ingenti locali, stanze, padiglioni che possono essere valorizzati ed utilizzati anche perché c’è la presenza di medici pronti all’intervento.
Inoltre ancora che senso ha ristrutturare complessi edilizi quando abbiamo un gigantesco palazzo di giustizia che rischia di collassare per via delle infiltrazioni d’acqua dalle fessure del tetto e che si può ovviare a ciò solo con qualche giornata di lavoro per passare del semplice silicone.
Tutto il patrimonio comunale puo’ essere dismesso ed i proventi spesi per le classi deboli o per la rigenerazione urbana. La verità, il benessere dei cittadini,in politica è talmente semplice che spesso non la vediamo”.