CARO COMMISSARIO, ALLE RICHIESTE DI CHIARIMENTI LEI DEVE RISPONDERE. NELL’INTERESSE DEI BRINDISINI

(m.c.) – Risulta strano, se non addirittura incredibile, che qualcuno – in questo momento – possa permettersi di contestare qualcosa ad una gestione commissariale che molti cittadini di Brindisi considerano (giustamente) una manna dal cielo per risolvere i problemi della città. Ma noi non intendiamo collocarci sul genuflessorio quando parliamo dei commissari, al contrario di ciò che fanno anche molti dei nostri colleghi.

L’aspetto di cui intendiamo occuparci è il contenuto della conferenza stampa svolta stamani dai commissari per i festeggiamenti patronali. A margine di tale conferenza il commissario Santi Giuffrè ha detto testualmente: “La struttura commissariale non intende più rispondere a notizie vere o false che la stampa ci chiede in riferimento a quanto spunta sul web”. Non ha inteso chiarire a cosa si riferiva specificatamente, ma è evidente che Giuffrè si sarà infastidito per qualche notizia venuta fuori attraverso un organo di informazione. Da qui la decisione di non fornire più notizie ai giornalisti, se non quelle che la stessa struttura commissariale decide di dare in apposite conferenze stampa. Al commissario, però, vogliamo dire che il fatto di essere un commissario prefettizio e non un sindaco eletto dal popolo non lo esime dal rapportarsi con la città. C’è chi, al suo posto, sceglie di limitarsi alla semplice ordinaria amministrazione e chi, invece (come nel caso di questa struttura commissariale) va ben oltre, compiendo scelte che, nella maggior parte dei casi, abbiamo chiaramente sostenuto ed approvato.

Ma se qualcuno (in mala fede o in buona fede) diffonde in città voci relative a vicende che interessano la popolazione, il commissario – gli piaccia o no – ha l’obbligo di fornire chiarimenti. Facciamo un esempio per non essere fraintesi. In questi giorni una parte della popolazione del rione Paradiso sta contestando la possibilità che in quel rione venga realizzata una tendopoli per accogliere provvisoriamente gli immigrati ospiti del dormitorio di via Provinciale San Vito. C’è stato addirittura chi ha ipotizzato che gli immigrati potessero essere collocati nella struttura del Centro di aggregazione giovanile. Probabilmente entrambe le ipotesi sono campate in aria. Ma proprio per questo, a precisa domanda, il commissario prefettizio recuperi un po’ di pazienza e perda qualche istante del suo tempo prezioso per chiarire la situazione e quindi per tranquillizzare i cittadini. Una scelta così importante va fatta digerire alla gente (che deve condividerla), anche se a compierla è un commissario prefettizio. Non basta una semplice comunicazione in conferenza stampa.

E spiace che nessuna forza politica chieda che la gestione commissariale si confronti sempre con partiti, movimenti e parti sociali, così come dovrebbe avvenire in una situazione normale, su scelte fondamentali (piano della mobilità, piano urbanistico, ciclo dei rifiuti, ecc). L’aver delegato presente e futuro della città ad un funzionario dello Stato può andar bene (trattandosi di una persona estremamente competente), ma poi i “politici” della nostra città non si azzardino a ricordarsi di noi solo al momento del voto perché questa volta troveranno molte porte chiuse.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning