SANTA TERESA: LAVORATORI TRANQUILLI. MA SOLO FINO AL 31 DICEMBRE


E’ durata poco, rispetto alle precedenti, la riunione in Prefettura per discutere del destino della Santa Teresa Spa, la società in house della Provincia di Brindisi, alla ricerca di ossigeno puro per la sopravvivenza sua e, soprattutto dei 130 lavoratori. Giusto il tempo di vedere metaforicamente stringersi la mano Provincia e Regione, alla presenza di S.E. il Prefetto, Annunziato Vardè, in riferimento ai 400 mila Euro del settore faunistico. Denaro della Regione, in cassa nella Provincia, ma non speso per i fini iniziali peri quali erano stati attribuiti. La Regione ha chiesto la restituzione, così come da legge, di quei fondi non spesi, impegnandosi a stilare un nuovo provvedimento di attribuzione. In sostanza, con questi soldi, aggiunti al milione e 600 mila Euro della Provincia, la Santa Teresa potrà arrivare senza intoppi al 31 dicembre, lasciando i lavoratori alle attuali condizioni di full time e operando secondo l’attuale piano industriale. Il dirigente al settore Ambiente, Pasquale Epifani, ha già provveduto, per le sue competenze, con uno specifico atto, a restituire i soldi non spesi per la Caccia alla Regione. Alla fine tutti soddisfatti, pur se si resta dell’idea che si è perso del tempo prezioso, in questi mesi, visto che questi 400 mila Euro erano già disponibili. Si sarebbero evitati tanto nervosismo e tanta apprensione tra i lavoratori. Adesso dovrà essere convocato un consiglio provinciale per variare la delibera con cui si affdavano i soldi alla Santa Teresa corrispondenti al 75% delle ore lavorative. Si passerà al 100%. L’Amministratore unico della Santa Teresa, Riccardo Montingelli, ha ribadito che non farà partire le lettere di licenziamento, sfruttando tutti i 120 giorni che la legge concede Si arriverà così al 21 gennaio, visto chje la mobilità é scaduta il 21 settembre. Ma per capire che avverrà nel 2017 sarà necessario muoversi già da domani, visto che 2 mesi e mezzo trascorrono in batter di ciglio. Alla riunione erano presenti anche il presidente della Provincia, Maurizio Bruno, la dirigente Alessandra Pannaria, il capo Gabinetto, Francesco Civino, le sigle sindacali e, per la Regione Puglia, Gianni Stasi della task force regionale.

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