È una vera e propria lotta senza quartiere quella che sta conducendo e sostenendo la Squadra Mobile di Brindisi negli ultimi mesi per contrastare la cessione al minuto di sostanze stupefacenti nell’intero territorio della Provincia.
È di ieri, 15.09.2017, un nuovo e brillante risultato nello specifico campo ottenuto dagli investigatori della Mobile ed in particolare dagli operatori della specializzata Sezione Antidroga.
Può dirsi in proposito che, nel primo pomeriggio di ieri, gli investigatori della Polizia di Stato hanno individuato e sottoposto a perquisizione domiciliare il 63enne brindisino COLUCCI Enrico.
Dagli Agenti della Mobile, l’atto di ricerca, è stato effettuato nell’abitazione di pertinenza del COLUCCI, ubicata nel quartiere cittadino di Bozzano.
Nel corso dell’atto di ricerca, il personale di polizia operante rinveniva:
- indosso alla persona, occultato tra le parti intime, un involucro di cellophane contenente circa 21 grammi di sostanza risultata poi al narcotest di natura stupefacente del tipo cocaina;
- in una sacca, dentro uno sgabuzzino, un tubetto di una nota marca di farmaci contenente 5 dosi già pronte per la cessione al minuto di sostanza del medesimo tipo di quella di cui sopra (cocaina) e del peso complessivo di 2,3 grammi;
- e ancora, sempre in casa, rotoli di nastro adesivo e ritagli di buste di cellophane utili al confezionamento della droga in dosi.
Il rinvenimento dello stupefacente, la partizione della droga in più involucri, la presenza dei ritagli di buste di cellophane e del nastro adesivo erano tutti elementi che facevano propendere gli operatori di polizia per l’ipotesi che detta sostanza avesse quale destinazione ultima l’illecita cessione.
In considerazione delle evidenze raccolte, il COLUCCI veniva tratto arresto e, dopo la redazione dei necessari atti ed il rituale avviso al P.M. di turno della locale Procura della Repubblica, veniva ricondotto agli arresti domiciliari ove era peraltro già ristretto per altra causa e per ivi qui permanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente in ordine alla nuova ipotesi di reato.
Come rappresentato in altre occasioni, l’elevato consumo di droghe tra i giovani, che spesso risalta nelle cronache giornalistiche e che è fonte di notevole preoccupazione secondo gli allarmanti dati statistici spesso oggetto di pubblicazione, è un fenomeno su cui si concentrano le attenzioni della Polizia di Stato e, più in generale, dei suoi organi periferici, impegnati in mirate azioni finalizzate al contrasto sia del grande traffico di stupefacenti che del piccolo spaccio.
Tali attività di contrasto rientrano tra le principali priorità del Ministero dell’Interno e sono oggetto di continue sensibilizzazioni da parte del Capo della Polizia alle proprie articolazioni territoriali per l’implementazione di mirati e specifici servizi per prevenire e reprimere condotte illecite in tema di stupefacenti.
Proprio per arginare lo specifico fenomeno, nel territorio brindisino, come anticipato, sono numerose le iniziative di contrasto attuate secondo le direttive impartite in merito dal Questore Dr. Maurizio Masciopinto.
Non a caso, la Squadra Mobile, dall’inizio dell’anno, ha attuato una mirata strategia repressiva culminata in frequenti azioni dinamiche di controllo del territorio con apposita finalità di prevenire il contatto dei giovani con gli insidiosi veleni che hanno ormai da tempo invaso il territorio.
Tale articolata e stringente attività dinamica ha permesso, dall’inizio dell’anno e fino ad ora, di arrestare in flagrante o di denunciare un numero oltremodo elevato di presunti spacciatori di droga.