Ricopriva un ruolo marginale, ma si è trovato coinvolto con altre persone nella maxi operazione “Round trip” che in queste ore ha portato all’arresto di 29 tra cittadini italiani ed europei per false fatture. Si tratta di Vito Pennetta di San Donaci, di 47 anni, l’uomo avrebbe falsificato documenti di trasporto e ora è agli arresti domiciliari. “Un ruolo non rilevante, non è un imprenditore ed effettuava trasporti – ha confermato il tenente colonnello Dametto delle Fiamme Gialle di Vicenza – tanto che non è stato tradotto in carcere ma per lui è stato eseguito ordine di carcerazione presso il proprio domicilio”. Avrebbe dunque falsificato bolle di trasporto nella colossale truffa “Round Trip”. La Guardia di Finanza di Vicenza l’ha definita una “colossale e sistematica” frode fiscale transnazionale realizzata con un giro di fatture false per circa un miliardo di euro. Durante la conferenza stampa i vertici del comando delle fiamme gialle di vicentine hanno reso noti i dettagli delle indagini che hanno scoperto la “gigantesca frode fiscale ‘carosello'”: si tratta di un giro di aziende ‘cartiere’ al fine di evadere le imposte e che aveva al centro il commercio di prodotti ad alta tecnologia, come tablet e televisioni, ma anche farina, zucchero, latte in polvere e prodotti per le stampanti. L’inchiesta coinvolge molti italiani ma con contatti in diversi Paesi esteri.