Dal 16 al 27 ottobre nel Mediterraneo Centrale, uomini e donne della Marina Militare si sono addestrati, nell’esercitazione ” Mare Aperto 17-2″. Nell’ambito dell’esercitazione si è svolta un’operazione anfibia, a livello tattico, finalizzata al conseguimento e alla certificazione della IOC (Interim Operational Capability) della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM). La MA 17-2, così è denominata l’esercitazione, è il secondo evento addestrativo complesso del 2017 della Marina Militare: in mare la Marina ha schierato una Task Force Anfibia composta dall’incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi, le navi anfibie San Giusto e San Marco, di stanza nella base navale di Brindisi, con due unità di scorta, il cacciatorpediniere Caio Duilio e la fregata Alpino, la rifornitrice di squadra Vesuvio e il sommergibile Longobardo. All’esercitazione hanno partecipato anche i cacciamine Gaeta e Termoli, la nave idrografica Aretusa e il Moto Trasporto Costiero Tavolara, per le operazioni di bonifica e mappatura delle zone di sbarco. Hanno partecipato anche la Forza da Sbarco, composta dal 1° Reggimento Fanteria di Marina San Marco e da elementi del Reggimento Lagunari Serenissima dell’Esercito, parte della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare. L’esercitazione ha previsto momenti di interazioni nelle principali forme di lotta sul mare e dal mare, quali la difesa delle navi nella lotta antiaerea, antisommergibile ed antinave, il contrasto alle attività illegali sul mare, la gestione di situazioni di crisi in ambienti con presenza di minaccia convenzionale e asimmetrica. La MA17-2 è organizzata dal Comando in Capo della Squadra Navale e viene condotta dal Comando della Terza Divisione Navale, di stanza a Brindisi e guidato dall’Ammiraglio Salvatore Vitiello. La Joint Stars 2017 è una esercitazione nazionale interforze, concepita per addestrare i comandi e le forze sulle diverse tipologie di missioni che potranno essere oggetto di future operazioni nazionali, multinazionali e di coalizione. Integra più esercitazioni di Forza Armata per conseguire una maggiore interoperabilità e massimizzare il valore addestrativo, mettendo insieme le diverse componenti dello strumento militare nazionale e anche alcuni assetti di Paesi della NATO. L’esercitazione, condotta con ampi successi al cospetto dei vertici delle Forze Armate Italiane, rappresenta motivo di orgoglio per la Terza Divisione Navale e per tutta la Marina Militare Italiana.