Si è appena concluso l’incontro in Prefettura a Brindisi per discutere del futuro dell’Ipsia Ferraris di Brindisi, l’istituto su cui pende la ordinanza sindacale di chiusura dell’edificio perché privo della basilari norme di sicurezza. Una delegazione del corteo, 15 persone tra genitori, alunni, professori e personale Ata, ha chiesto di poter essere asocltato dal prefetto Vardè: “un gesto che i genitori e i ragazzi hanno apprezzato molto” fa sapere la dirigente scolastica. “Si è trattato di un incontro non in agenda per il prefetto che ha però voluto accogliere la richiesta ed è stato lui stesso a lanciare l’idea della sede, temporanea natuaralmente, dell’ex ospedale Di Summa. Manca ancora l’ufficialità, infatti, ma sembra che metà delle classi del vecchio Ipsia, quelle che venivano spostate nei laboratori a fare lezione perché le regolamentari classi erano inagibili, verranno spostate nelle stanze dell’ex ospedale cittadino. La vicinanza delle strutture consentirebbe di tornare agevolmente nel Ferraris per le attività laboratoriali. Le restati classi manterranno le aule della parte agibile del vecchio edificio scolastico di via Adamello. Alle 15 nuovo incontro in Prefettura, per definire anche le competenze. Il Di Summa è di proprietà della Asl, mentre l’interlocutore diretto della dirigente scolastica è la Provincia di Brindisi che assegnerà i locali all’istituto scolastico. “Ma oggi ci riuniamo nuovamente per accertare le competenze e capire a chi mi dovrò rivolgere per le verifiche di sicurezza e idoneità degli ambienti. L’Asl dovrebbe affittare la struttura alla Provincia che la metterà a nostra disposizione. Un’idea del Prefetto che è stato davvero parte istituzionale di grande umanità e disponibilità. Non potevamo chiedere di meglio”.