TANTISSIMO INTERESSE PER IL CONVEGNO ORGANIZZATO DALLE ACLI

Presso la Sala Universitaria di Palazzo Granafei Nervegna, Brindisi, è stato organizzato un interessante incontro dal titolo “A 80 anni dalle leggi razziali in Italia. Dinamica e sviluppo della propaganda fascista”. L’evento rientrava nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno della Memoria”. Tantissimi i presenti, soprattutto studenti del Liceo Scientifico “”Fermi-Monticelli”, coinvolti nel progetto con i loro docenti. Ha introdotto i lavori, Federica Caniglia, Coordinatrice Provinciale del coordinamento Donne delle Acli di Brindisi, che ha fatto un intervento molto intenso. Ha letto un breve “passo” scritto da Liliana Segre, che il 18 gennaio 2018, è stata insignita del titolo di Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una signora di 88 anni, ebrea, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz. Liliana era uno dei 25 bambini (dei 776), ritornati vivi da quell’inferno. È una testimonianza molto emozionante, in cui lei scrive che il 5 settembre 1938, aveva smesso di essere una bambina come le altre. Aveva soltanto 8 anni e, improvvisamente, quel giorno, la sua vita era stata sconvolta completamente. Federica Caniglia ha focalizzato come in quel racconto sia racchiuso il quadro storico in cui vennero a trovarsi tutti gli Ebrei. È intervenuto, quindi, Antonio Albanese, Presidente Provinciale delle Acli di Brindisi, che ha salutato tutti, soprattutto i tanti giovani che, con molta attenzione, seguivano i vari interventi. Ha espresso la volontà delle Acli di celebrare la giornata della memoria, perché un popolo non è tale se non prende giusti insegnamenti da quella che è stata la nostra storia, in questo caso la parte più “nera” della storia d’Italia. Se ripercorriamo la storia della Shoah, tutte le atrocità che sono state commesse, sono partite dalle assurde teorie sull’antisemitismo e sulla razza pura. È intervenuto Don Mimmo Roma, Assistente spirituale delle Acli, delegato dell’Arcivesco, che ha portato i saluti di S. E. Mons. Domenico Caliandro, impossibilitato a partecipare. Ha focalizzato, inoltre, l’importanza di questi incontri soprattutto per i giovani. Anche la prof.ssa Teresa Nacci, Presidente della Società Dante Alighieri, ha affermato l’importanza di approfondire questo periodo storico, soprattutto per i ragazzi del quinto anno. Sono intervenuti, quindi, i due relatori. Il prof. Raffaele Pellegrino che ha ripercorso il periodo buio dell’Italia, approfondendo l’impatto delle leggi razziali sullo sport e sulla musica. Lo sport è sempre stato un’arma potente di propaganda per i regimi, sport pubblicizzato attraverso i media. Per quanto riguarda la musica, sia la Germania nazista che l’Italia fascista, hanno perseguitato la cosiddetta musica “degenerata”, per antonomasia il jazz. Anche nella musica, quindi, Il razzismo prende il sopravvento e Marinetti, noto per le sue posizioni interventiste e irredentiste, arriva, addirittura, a mutare il nome del genere musicale in questione, italianizzandolo in “gezz”. Il prof. Giuseppe Ferraro, ha puntualizzato come gli anniversari siano utili per commemorare e riflettere sugli eventi del passato. L’Italia è un laboratorio privilegiato per capire il contesto culturale, sociale e politico in cui la propaganda fascista pianifico’ le leggi razziali e la discriminazione degli Ebrei. Bisogna riflettere su come il pregiudizio razziale non appartiene solo ad un popolo determinato, ma purtroppo può coinvolgere popolazioni diverse. Nel corso della sua relazione, ha mostrato delle vignette che evidenziavano i soldati tedeschi in modo brutale, perché se si vuole distruggere una persona, la si disumanizza. Le Acli hanno organizzato un incontro veramente ricco di spunti importanti, con interventi interessanti che sono riusciti, sicuramente, a fare riflettere i presenti. Anna Consales

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