I Carabinieri forestali del Nucleo investigativo (NIPAAF) di Brindisi hanno sottoposto a sequestro penale un’ area, in contrada San Giuseppe in agro di Carovigno, adibita all’ esercizio di demolizione automezzi ed alla custodia giudiziaria degli stessi, in cui erano state realizzate opere edili senza alcuna autorizzazione.
In particolare, l’ attenzione degli investigatori si è concentrata su un capannone per il magazzinaggio di pezzi di ricambio, delle dimensioni di m 2,5×5, nonché in una costruzione in conci di tufo della superficie di 270 metri quadri ed altezza di 4 metri, per il ricovero degli autoveicoli. Inoltre, su un’ area di circa 900 metri quadrati era stato realizzato un terrapieno con terre e rocce da scavo, provenienti da attività estrattive, ed abusivamente riutilizzate.
Tutte le suddette opere ricadono in una zona classificata come agricola dal Piano Urbanistico Generale, ove non si prevedono variazioni alla destinazione d’ uso, tantomeno di tipo commerciale e industriale; pertanto, ai proprietari del fondo rustico e dell’ attività, P.L. e D.B., sono stati quindi contestati i reati edilizi-urbanistici previsti dal Testo Unico (Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – articoli 44 comma 1 lett. N) e 23-ter comma 3), deferendoli in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Brindisi.
Il titolare dell’ attività, nonché comproprietario dell’ area, era tra l’ altro già stato denunciato e condannato 5 anni fa per esercizio abusivo di autodemolizione.