BRINDISI IN ALTO – PAOLO CREPET INCANTA IL PUBBLICO DI BRINDISI


Presso la “Sala Conferenze” dell’Autorità Portuale di Brindisi, gremita di persone, il prof. Paolo Crepet ha illustrato i temi di fondo del suo saggio “Il Coraggio”. L’evento, organizzato da “Brindisi in Alto”, ha riscosso un notevole successo. Ha dialogato con l’autore, la prof.ssa Elvira D’alo’. Ha introdotto la serata, il dott. Nando Marino, Presidente dell’Associazione Brindisi in Alto, che, dopo aver salutato i presenti, ha espresso la sua enorme soddisfazione nel vedere tanta gente, a riprova, se ce ne fosse bisogno, della voglia di partecipare dei brindisini, quando viene proposta una manifestazione con un personaggio “importante” come il prof. Crepet. Ha poi, simpaticamente, invitato il prof. al Palazzetto, così da riempirlo. È intervenuta, quindi, la prof.ssa Elvira D’Alo’ che ha esternato la sua emozione nel poter dialogare con Crepet, che conosce da anni e ha seguito, spesso, con interesse, ma, sempre, fra il pubblico. Ha parlato dell’utilità della lettura di questo libro sul coraggio, soprattutto, per i giovani. Crepet, un uomo che considera “studiare”, una trasgressione. La città ha bisogno di cultura, soprattutto quando si ha la fortuna di poter avere un personaggio di simile levatura. La cultura è importante, al di là delle bandiere.
Il Coraggio è una parola meravigliosa e Crepet adora le persone che ne hanno. Non è interessato ai pavidi, ai vigliacchi, i lamentosi. Bisogna guardare le persone che hanno la capacità di coinvolgerci e il coraggio di dire sempre quello che pensano. Coraggioso è fare qualcosa che altri seguiranno. La lezione del coraggioso non è mai diretta.Crepet è convinto dell’utilità del suo libro, perché ricorda quando, durante la presentazione in tre licei, aveva avuto la sensazione che qualsiasi cosa stesse dicendo, era come acqua per assetati. Molti sostengono, erroneamente, che il coraggio non sia necessario, ma il coraggio è lucidità. Non si dovrebbe mai fare qualcosa per ottenere consensi, soprattutto nella politica. Se uno “fa” realmente qualcosa di buono per la comunità, deve essere eletto, perché il voto è un regalo di fiducia. Il prof. Crepet ha affrontato tanti argomenti, come l’alienazione dei ragazzi “chiusi” nei loro dialoghi su whatsapp. Bisogna riscoprire la voglia di interagire verbalmente. I giovani devono “fare”. Un incontro molto interessante. Anna Consales

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