Nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi è andato in scena “Don Chisciotte della Pignasecca”, un libero adattamento, di Maurizio De Giovanni, del famoso classico di Miguel de Cervantes. È rimasto, del testo originale, evidente, lo spirito e alcune citazioni del Cervantes. C’è presente tutto il malessere del dopoguerra e l’angoscia della “ricostruzione”. Uno spettacolo che, sicuramente, porta a riflettere sui valori ormai, forse, in disuso. Tematiche importanti, anche e soprattutto ai nostri giorni, in cui il mondo sembra essere impazzito. Tutto è ambientato in una Napoli del dopoguerra, una locanda fatiscente, i panni stesi in bell’evidenza, tutto fa emergere una completa dissolutezza. Personaggi che rappresentano, nel loro intercalare, l’eterna lotta del bene e del male. La caduta dei valori essenziali e un “eroe”, interpretato superbamente da Nando Paone, ritenuto matto solo perché, con la sua nobiltà d’animo, combatte, con coraggio, contro ogni forma di prepotenza e prevaricazione. Beppe Barra, il fido scudiero, con il suo fare “accomodante”, mite, che cerca di proteggere il suo eroe. Gli altri personaggi sembrano essersi persi in un vortice di dissolutezza assoluta. Rapporti familiari inesistenti, tanto che il proprietario della locanda, arriva a “vendere” la sorella. Un usuraio che viene temuto e quasi riverito da tutti. In contrasto , i valori cavallereschi ritenuti, forse, obsoleti da alcuni, ma, sicuramente, nobili. Una follia, creativa, bella, che permette all’eroe di combattere per ciò in cui crede. Una follia di cui si ha bisogno, per riscoprire ciò che conta veramente. Una situazione paradossale, momenti musicali molto belli, con un grande Beppe Barra che continua a calcare le scene con entusiasmo e professionalità. Dopo tanto “trash”, il bene trionfa e, persino, un personaggio cattivo, quello a cui tocca riscuotere per l’usuraio, si commuove al ricordo della sua maestra, l’unica persona che gli aveva mostrato un affetto sincero. Tutto ha contribuito a rendere piacevole e interessante la performance, seguita con enorme partecipazione dal pubblico presente che, al termine, ha salutato gli attori con tantissimi applausi di approvazione. Altra grande opportunità culturale proposta dal Nuovo Teatro Verdi. Prossimo appuntamento, l’otto marzo con il grande musical “Dirty Dancing”. Anna Consales