Le porte spalancate neanche si trattasse di un hall di un grande albergo e il vento che soffiava forte questa mattina, hanno trasformato in pochi minuti il piano terra del nosocomio brindisino in un ammasso di rifiuti che sono stati rimossi dopo un’ora dagli addetti, probabilmente su segnalazione di qualcuno. Nell’atrio c’erano pazienti in attesa di ritirare esiti di esami bioptici e non solo. Il corridoio in questione è un viavai costante di pazienti e familiari, passaggio obbligato per raggiungere il Centro grandi ustioni e altri reparti. E questa mattina di pazienti ne sono passati tanti, nella zona c’è anche l’ascensore che raggiunge gli altri reparti, pazienti di tutte le età, anziani coperti in alcuni casi con i loro stessi giubbotti che non lasciavano neanche intravedere il viso, bambini in pigiama, persino un’incubatrice con all’interno un piccolo prematuro. Le porte che conducono alla zona, sono spalancate, come documentano le foto e il freddo e il vento nel corridoio non sono certo garanzia di salubrità. I rifiuti trascinati dentro dal forte vento, portano all’interno di un locale che dovrebbe garantire pulizia e sicurezza in termini di salute, polvere e ogni tipo di rifiuto abbandonato al di fuori della struttura. Come mai le porte rimangono spalancate soprattutto in giornate come quella di oggi? E’ possibile che gli addetti alle pulizie non abbiano mai segnalato la cosa ai vertici dell’azienda? Episodi come questi vanificano il lavoro di chi tenta di offrire un servizio decoroso e all’altezza delle aspettative e se da un lato in quell’atrio c’è una nuova area dedicata alla senologia interventistica con macchinari all’avanguardia che pochi ospedali in Italia possono vantare, dall’altro c’è una realtà che si contrappone a tutto ciò. Perché? In fondo ci vuole così poco per evitare queste dissonanze…ILVDEO
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