Un vizio di forma avrebbe fatto slittare al prossimo Cda della Cassa dei Ragionieri, ovvero l’8 novembre, la firma del contratto di locazione della struttura di Santa Chiara che ha ospitato per anni il liceo Scientifico Enrico Fermi a Brindisi. La stessa che ora dovrebbe essere data in dotazione dalla Provincia all’Ipsia Ferraris per la cifra di 85 mila euro fino alla fine dell’anno scolastico, canone di locazione coperto per certo dalla Provincia fino al dicembre 2016 e poi dagli enti subentrati o “garanti” stante l’incertezze sul suo futuro. Intanto il Ferraris vive in condizioni di estrema precarietà, senza tetto e senza regolari lezioni, da quasi un mese dopo il primo sopralluogo alla struttura fatiscente il 7 ottobre scorso e la successiva dichiarata inagibilità del scuola di via Adamello. E ora si fa avanti l’ombra della dispersione scolastica perché tanti alunni saltano le lezioni pomeridiane per lavoro o per impegni sportivi agonistici, e si rischia di perdere per strada giovani capaci e volenterosi, nonostante l’impegno di tutti per trovare soluzioni rapide e utili. Inoltre, da quando il Ferraris si è spostato presso le aule del Belluzzi, si tengono sole 3 ore di lezione giornaliere, dalle 15 alle 18, e non sono sufficienti per rimanere al passo con la didattica annuale. Sul fronte del trasferimento all’edificio “ex-Fermi”, per ora si sa da fonti certe solo che l’istruttoria sta andando avanti, ma la Cassa dei Ragionieri avrebbe chiesto ragguagli e nuova documentazione alla Provincia di Brindisi per poter regolarmente addivenire a un accordo preciso e garantito per tutte le parti nero su bianco. Perciò si resta alla finestra fino all’8 novembre prossimo. In tutto questo caos, giusto due buone notizie: sono ripresi i corsi per adulti presso il De Marco grazie alla disponibilità della preside Metrangolo (sensibile alla problematica che ha subìto lei stessa a Francavilla Fontana) e si è raggiunto un accordo con le Ferrovie Sud-Est per coprire le tratte pomeridiane dei trasporti da e per i paesi di San Donaci, Cellino San Marco e Torre Santa Susanna ed Erchie (per i quali dopo un certo orario non esistevano più trasporti pubblici fuori città) dai quali provengono molti alunni. Due importanti “battaglie” portate avanti anche dal Provveditore, il quale ha scritto alla Provincia e, per conoscenza, a Prefettura, USR Puglia e dirigenti scolastici, sollecitando la firma del contratto e più corse dei bus. Per il momento ne è stata vinta solo una. Stp e Sud-Est coprono tutti i paesi e tutti gli orari utili agli studenti del Ferraris. Ma il problema grosso rimane.