I genitori di un bimbo disabile di Mesagne hanno scritto una lettera al sindaco, al Presidente dell’Ambito Territoriale n.4 e della Scuola Media Aldo Moro Mesagne per lamentare il mancato rispetto del diritto allo studio per il loro piccolo.
La comunicazione indirizzata anche agli Assessori e Dirigenti dell’ Ufficio Pubblica Istruzione e Ufficio Servizi Sociali del Comune di Mesagne e al Direttore Generale ASL Brindisi è stata inviata anche agli organi di informazione.
“Egregi,
con rammarico, dispiacere e delusione, Vi comunichiamo le Vs mancanze, in materia di obbligo di frequenza scolastica, integrazione, inclusione, diritto all’assistenza e allo studio. nei confronti di ns figlio D’Angeli Francesco Maria, di 16 anni, di Mesagne, affetto da due sindromi genetiche.
Pur avendo interessato gli uffici preposti e letto sui media le rassicuranti dichiarazioni del Presidente dell’ambito Territoriale n.4, da lunedi 17 settembre nostro figlio, viene regolarmente accompagnato e ripreso da scuola prima di aver concluso l’orario scolastico, per mancanza della copertura delle ore di sostegno. Martedi 18 non ha potuto frequentare per mancanza dell’insegnante di sostegno, per godimento del giorno di riposo settimanale e oggi per lo stesso motivo la frequenza sarà solo di tre ore fino alle ore 11.00.
Ancora in difetto della normativa nazionale, regionale e dai principi sanciti dalla Costituzione in materia di assistenza e cura della persona, il ragazzo è stato assistito dall’operatore socio sanitario (OSS) per sole tre ore al giorno dalle ore 8 alle ore 11 e in contemporanea con altri tre ragazzi bisognosi di assistenza, quando, fino allo scorso anno, la figura dell’OSS, viste le problematiche del ragazzo, copriva tutte le ore quotidiane di frequenza scolastica.
Si evidenzia inoltre, che l’annunciata e prevista figura dell’educatore, ad oggi è inesistente.
Pertanto, si chiede, ad ognuno secondo le proprie competenze, come previsto per tutti gli altri ragazzi frequentanti la scuola dell’obbligo (5 ore al giorno per 6 giorni, per un totale di 30 ore settimanali), di adoperarsi affinchè, anche nostro figlio possa frequentare, essere istruito e assistito quotidianamente per lo stesso numero di ore, da tutte le figure professionali previste (Insegnante di sostegno, Educatore, OSS), nel rispetto delle normative e dei principi sanciti dalla costituzione e del vivere di un paese civile, che non arrechi pregiudizi, discriminazioni e ulteriori svantaggi nel percorso di istruzione, integrazione e inclusione delle persone deboli e fragili”.
I genitori Tommaso D’Angeli e Liliana Loparco