MENSA SCOLASTICA – CARO SINDACO, LE DICIAMO NOI COSA E’ REALMENTE ACCADUTO…

(m.c.) – “Cassandre”, “strumentalizzazione politica”, “stampa ostile”. Questi termini sono stati utilizzati dal sindaco Riccardo Rossi e da alcuni tra i suoi più stretti collaboratori per commentare la vicenda della mensa scolastica.

Adesso l’obiettivo è solo quello di far partire a regime questo servizio così importante per i nostri bambini, ma qualche precisazione è d’obbligo, soprattutto per tranquillizzare il primo cittadino. Le cose scritte – quantomeno dalla nostra testata – sono tutte legate a fatti e circostanze effettivamente verificatisi. E forse qualcosa sfugge anche al nostro Sindaco.

In merito alla polemica con i dirigenti scolastici, ad esempio, forse Rossi non sa che venerdì 5 ottobre, alle ore 9.00, si svolta una riunione presso la scuola che coordina il comitato mensa cittadino. Il tutto, alla presenza del responsabile dell’Uniotà Operativa Igiene e Nutrizione dell’Asl di Brindisi, dott. Pasquale Fina.

Ed è stato proprio Fina ad illustrare a tutti i presenti le linee guida emanate dalla Regione Puglia per la ristorazione scolastica. Tali linee guida sono state girate a tutti i Comuni e, a quanto ci risulta, al Comune di Brindisi sono arrivate il 4 settembre.

Tale documento indica che i Comuni devono concordare con le Asl di competenza se il menu della ristorazione deve essere elaborato completamente dall’Asl oppure se se ne fa carico il Comune. In un caso e nell’altro, il Comune deve pagare un compenso che va riconosciuto all’Asl (ovviamente con costi diversi tra le due soluzioni).

E’ stato lo stesso dirigente dell’Asl, nel corso della riunione, ad affermare (e ci sono tanti testimoni che potranno confermarlo) che dal Comune di Brindisi non è arrivato alcun riscontro, men che meno il codice univoco per la fatturazione elettronica.

A quel punto è intervenuto il dirigente comunale dott. Nicola Zizzi il quale ha risposto che non poteva inviare tale codice univoco perchè in bilancio non è stato inserito alcun capitolo di spesa relativo al pagamento dell’Asl per la mensa scolastica.

L’intervento successivo è stato quello della vice sindaco Rita De Vito, la quale ha fatto intendere di non essere stata informata delle linee guida, della mancata risposta del Comune e dei pagamenti da effettuare.

A quel punto, si è deciso, visto che il dott. Fina ha escluso la possibilità di dare avvio alla mensa senza questi passaggi obbligati, di rinviare l’avvio del servizio di mensa scolastica.

Il giorno successivo, invece, da Palazzo di Città è partita una PEC con cui si annunciava che il servizio di mensa scolastica sarebbe partito comunque l’8 ottobre (il tutto, senza fare cenno alla storia dei menu da convalidare).

La storia è questa, caro Sindaco. E ne chieda conferma alla sua vice sindaco, al suo dirigente ed al dirigente dell’Asl. Tutto il resto (a cominciare dalle polemiche tra maggioranza e opposizione) a noi davvero non interessa.

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