Ritorna come ogni anno a Pezze di Greco, l’appuntamento con il Presepe vivente – Museo laboratorio di arte contadina. Ogni anno, più di 20.000 visitatori da tutta Italia e non solo, si danno appuntamento in questa ‘Lama’, in cui l’uomo sin dall’epoca medievale, quando le lame erano ormai prosciugate, ha scavato grotte e ambienti in cui poter abitare. Un luogo magico, in grado di emozionare grandi e piccini accolti dal calore dei figuranti. Il presepe è allestito in un insediamento rupestre ricavato in una caratteristica conformazione geologica del territorio fasanese, la Lama. Le lame, prodotte dalla erosione fluviale in epoca neozoica, percorrono il territorio da monte a mare come alveoli di fiumi. Lo scorrere delle acque ha creato fianchi sub-verticali nella parete di tufo in cui per l’uomo è risultato più semplice iniziare lo scavo degli ambienti rupestri ottenendo grotte idonee ad essere abitate sin dall’ epoca medievale. Gli abitanti del circondario, prevalentemente agricoltori, di mentalità semplice, pratica, laboriosa, sono dal 1987 gli artefici del Presepe Vivente, ambientato nelle suggestive grotte della Lama del Trappeto. L’ agglomerato di grotte è stato reso agibile dopo aver rimosso la fanghiglia delle acque piovane. I protagonisti del Presepe si immedesimano nella vita vissuta dei nostri avi. Il visitatore percepisce da subito l’autenticità dei rapporti umani, l’essenzialità della vita, il calore e il colore dell’ambientazione, gli odori e i profumi del passato che rivivono. “La magica atmosfera del Natale – scrive il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria – ci riporta a un mondo fatto di cose semplici e genuine: i pastori, i contadini, gli artigiani, in mezzo ai quali il figlio di Dio, Gesù Cristo, si fa uomo tra gli uomini e tra gli ultimi. Quel mondo fatto di grotte, di profumi, di colori e di calore umano, a Pezze di Greco, nello scenario di incomparabile della Lama del Trappeto, prende vita e si fa concreto e reale.
L’ingresso al presepe è una sorta di soglia temporale che proietta il visitatore indietro nel tempo facendogli conoscere un mondo antico con arti e mestieri che spesso non esistono più, in uno scenario nel quale in ogni grotta rivivono scene di vita quotidiana del mondo rurale,dove attrezzi e strumenti di lavoro tornano a compiere la propria funzione guidati da mani esperte. Il presepe vivente di Pezze di Greco è un vero e proprio museo della civiltà contadina che affascina e finanche commuove”. Il presepe sarà visitabile ancora nella giornata di domani 30 dicembre e poi ancora l’1 il 5 e il 6 gennaio dalle 16 alle 21. Una visita che vale la pena non lasciarsi sfuggire.
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