Sembra assurdo ma agli organi di informazione viene contestato il fatto di informare e allertare i cittadini e le istituzioni dei pericoli dei continui blackout degli impianti Eni Versalis e Basell, che procurano l’accensione delle torce con la conseguente emissione nell’aria di agenti inquinanti, com’è noto.
Alcuni scrivono alle redazioni, o pubblicamente nei commenti ai diversi articoli, nel peggiore dei casi, offendendo i giornalisti, nel migliore, screditando gli articoli.
Ma quello che è celato dietro questo astio nei confronti della verità dei fatti, è che in città si vive ancora troppo forte il ricatto occupazionale.
I fatti raccontano di un video pubblicato da un utente facebook, ieri, che mostra le due torce del Petrolchimico Eni e della Basell sfiammare contemporaneamente.
La prima sfiammata è avvenuta intorno alle 11, proprio durante la prima forte nevicata della giornata a Brindisi. E per fortuna, perché la neve rappresenterebbe un metodo efficace per “acchiappare” un numero importante di particelle inquinanti.
Inoltre, sul posto, ieri, si sono recati anche i tecnici dell’Arpa per il controllo, perché informati dagli stessi responsabili dell’impianto.
Ma questa mattina la torcia è ancora, o di nuovo, in funzione.
E sono più di 24 le ore in cui ai brindisini è dato di vederle in attività.
Tenere alta l’attenzione perché vengano garantiti posti di lavoro, ma in sicurezza per chi è lì impiegato e per la città tutta, non dovrebbe considerarsi un tabù, ma un diritto dei cittadini.
https://www.facebook.com/carellaannamaria/videos/10213924272605384/