A BRINDISI ANCORA TANTO SPRECO. PIAZZALI DESERTI E ILLUMINATI A GIORNO

Sottotitolo – Le arre di sosta del palasport “Pentassuglia” vengono utilizzate 15 giorni all’anno, ma restano illuminate per 365 giorni! E dire che il sindaco Rossi continua a parlare di tagli ai consumi…

E’ dei giorni scorsi l’ennesimo monito del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi in cui si faceva riferimento alla necessità di contenere i consumi di energia elettrica per non appesantire ulteriormente il bilancio comunale. Una necessità comune a tante città italiane. Eppure un chiaro esempio di come si spreca il denaro pubblico arriva proprio da Brindisi dove da un lato si invitano i cittadini a diminuire la temperatura dei termosifoni nelle proprie abitazioni ed a contenere i consumi elettrici e dall’altro si consuma energia per illuminare il nulla. La zona in questione si trova in contrada Masseriola, dove hanno sede il PalaPentassuglia ed il campo di atletica leggera. Proprio per contenere l’afflusso di auto durante i 15 incontri annuali di basket dell’Happycasa furono costruite due grandi aree di parcheggio il cui utilizzo è limitato, appunto, a due giorni al mese e nei soli mesi in cui si svolge il campionato. Dopo di che restano deserte in quanto lontane da zone abitate. Ebbene. A nessuno è venuto in mente di spegnere le torri faro che invece restano attive tutte le sere di tutto l’anno, con un notevole consumo di energia.

Una denuncia in tal senso l’abbiamo già formulata nei mesi scorsi, ma è rimasta lettera morta. Possibile che il sindaco denunci e poi non si renda conto di come si continuano a sprecare risorse pubbliche?

Possibile che non sia passato da quelle parti nessun amministratore pubblico o un dipendente comunale? Possibile che la polizia locale non abbia mai effettuato un controllo in quella zona?

A parte i consumi, poi, è importante sottolineare che in questo modo non si dà l’esempio ai cittadini e quindi è come se si invitasse la gente a sperperare, esattamente come fa il Comune.

Adesso non resta che attendere se, almeno questa volta, qualcuno si deciderà ad intervenire.

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