E’ proprio il caso di dire che…a volte ritornano. Nessuna conferma ufficiale, tante bocche cucite, ma se tre indizi fanno una prova vuol dire che Paolo Taurino potrebbe riaffacciarsi ben presto sulla scena politica pugliese all’interno della Lega di Matteo Salvini.
E’ stato uno dei fondatori di “Noi per Salvini” in Puglia quando il leader del Carroccio parlava ancora una linguaggio tutto “nordista”. Si è beccato parolacce, insulti e qualche pernacchio, ma giorno dopo giorno qualcuno si è dovuto rendere conto che Paolo aveva costruito una rete di contatti su tutto il territorio della provincia di Brindisi ed anche oltre i confini territoriali.
Poi ci sono state le elezioni amministrative a Brindisi. Fu lui a suggerire la candidatura di Massimo Ciullo ed a vincere contro ogni tentativo di riunificazione del centro destra. Ma nel frattempo ai vertici regionali del partito era salito Caroppo e i rapporti tra i due si sono incrinati immediatamente, a tal punto da ricevere un commissariamento. In sostanza, è stato fatto fuori. In quel momento Taurino avrebbe potuto trasmigrare in un’altra forza politica, sfruttando una delle tante proposte ricevute. E invece ha scelto di rimanere un soldato semplice all’interno della Lega. Mai una parola fuori posto nei confronti di Salvini, mentre ha riservato le sue accuse proprio a Caroppo.
Oggi che la Lega ha voltato pagina il nome di Paolo è tornato alla ribalta. Non nasconde la sua amicizia con l’europarlamentare Massimo Casanova, ma fa ben attenzione ad utilizzare questo rapporto per farsi largo.
Sta di fatto, però, che il suo nome è tornato a rimbalzare sui tavoli della politica e prima o poi potremmo rivederlo al fianco di Salvini. Quel Matteo a cui ha aperto la strada in Puglia, quando era quasi una vergogna tifare per il “nordista”. E magari proprio questo il vice premier potrebbe non averlo dimenticato.
