ABACO, LA CONSIGLIERA LO MARTIRE: “LA LEGGE NON PERMETTE DI INTERNALIZZARE”

Di seguito un intervento su Abaco della consigliera Carmela Lo Martire 

“Sulla vicenda Abaco, il sindaco mente nel silenzio del Pd: la legge non permette oggi, così come nel 2014, di internalizzare i lavoratori nella Multiservizi.

Mi spiace doverlo dire, ma la situazione relativa alla vicenda Abaco è questa: il sindaco Riccardo Rossi mente, con la complicità del Partito democratico che continua a restare in silenzio.

Rossi ha sostenuto pubblicamente, in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, che nel 2014 esisteva la possibilità di procedere con il trasferimento dei dipendenti della società Abaco, concessionaria dei tributi per l’Amministrazione, nella partecipata Multiservizi, di cui l’Ente è socio unico. Ha affermato che fosse possibile internalizzare nella Multiservizi il personale proveniente da Abaco. E ha aggiunto, sempre nel corso della stessa seduta, che se cinque anni fa non è stato dato avvio all’iter di internalizzazione del personale, è solo per colpa della maggioranza che all’epoca reggeva le sorti del Comune. Ma lo ricorda che la maggioranza era lo stesso PD (ma anche, fisicamente, le stesse persone) che oggi lo sostengono? E’ comunque  FALSO.

E’ falso perché esiste oggi ed esisteva nel 2014 la Legge numero 133 del 2008, contenente un preciso divieto di assunzione diretta. Il legislatore – ora come allora –  non permette alcuna internalizzazione. Ignorantia legis non excusat. La legge, giusto per ricordare un principio a tutti noto, non ammette ignoranza.

Per quale motivo, allora, Rossi sostiene una cosa non vera e propone alla città e in primis ai lavoratori dell’Abaco una bugia macroscopica? La risposta, a mio avviso, non può che essere una: il sindaco usa affermazioni come quella dell’internalizzazione, palesemente false, per conquistare consenso politico. Quel consenso che evidentemente teme di aver perso in questi mesi di (non) amministrazione, con il sostegno del Partito democratico. Pd che dovrebbe conoscere la verità dei fatti, ribellarsi ad una accusa a sé rivolta e che, invece, continua a tacere. I consiglieri del Pd non avranno mica avuto un black-out della memoria? Si dice che chi tace acconsente. In questo caso, aggiungo, acconsente ai danni dei dipendenti Abaco e delle loro famiglie.

In questa vicenda c’è solo una verità oggettiva, raccontata dai fatti: il sindaco e la sua maggioranza continuano a sottrarsi al confronto, visto che ieri (giovedì 28 novembre 2019) è andata deserta la commissione consiliare al Bilancio che era stata convocata dalla sottoscritta (anche con l’intervento del Dirigente) proprio su questo argomento. La motivazione? Mancanza del numero legale. Dov’è il confronto democratico? Viene negato, questa è la verità. Credo sia giusto che i lavoratori Abaco siano a conoscenza anche di questo, proprio per quell’amore di verità che tanto viene declamata ma disapplicata.

E di questo il sindaco e la sua maggioranza devono dare conto ai lavoratori Abaco e a tutti i brindisini.

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