ABATERUSSO (LIBERI E UGUALI) – CHI COMANDA: GRASSO O D’ALEMA?

 

Renzi e i renziani, sempre di meno per la verità, sono proprio ossessionati da Massimo D’Alema. È comprensibile. La rottamazione è l’unica idea che ha animato l’azione politica di Renzi. Ed era diretta, diciamolo, ad una sola persona. Renzi, infatti, nella sua opera di rinnovamento susseguente alla rottamazione ha imbarcato Verdini, Cicchitto, Formigoni, Bondi e ora si prepara a nominare deputati Casini, che sta in Parlamento sin dalla unità d’Italia, e Fassino che viene da una serie strepitosa di successi elettorali e politici. L’odio verso D’Alema è giustificato dal desiderio vano di annientare la Sinistra. E dalla constatazione che senza D’Alema la strada dei renziani sarebbe stata tutta in discesa. I comitati Scelgo No lanciati da D’Alema il 5 settembre 2016, quando il Sì aveva il 65% nei sondaggi e l’Italia tutta era in fila verso Renzi, sono stati l’inizio della fine della breve e dannosa epopea renziana. Se ne faccia una ragione il poveretto: D’Alema esiste e lotta insieme a noi. E la rottamazione è stata rispedita al mittente. Come nella storia dei pifferi di montagna che andarono per suonare e tornarono suonati.

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