False accuse di “sessismo”nei confronti del sindacalista Cobas pur di frenare l’avanzata del sindacato nei luoghi di lavoro.
Il Sindacato Cobas sta querelando i responsabili legali di Cisl e Cgil per un comunicato stampa in cui si accusa Roberto Aprile di essere “sessista”,con eventuale richiesta di risarcimento per il grave danno di immagine da devolvere ai centri Antiviolenza.
Ricostruiamo i fatti:
Il Consorzio Colser invita tutte le organizzazioni sindacali, compreso quindi il Cobas, Mercoledì 14 ottobre alle ore 10,00 presso il salone dell’Asl di via Napoli al Casale per il cambio appalto delle pulizie degli ospedali .
Mentre sta per avviarsi la riunione improvvisamente si alzano in piedi i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, ed escono fuori a parlare nel corridoio.
Dopo alcuni minuti rientrano ed il rappresentante della Cgil, Pancrazio Tedesco, a nome di tutti loro chiede che la riunione sia svolta solo con Cgil, Cisl, Uil.
Subito dopo questa assurda presa di posizione interviene Roberto Aprile affermando che in tante altre occasioni di cambio appalto le riunioni sono state fatte insieme .
Durante l’intervento Cobas interviene sovrapponendosi pesantemente la responsabile Cgil, Chiara Cleopazzo.
A questo punto Roberto Aprile ,chiaramente concitato per gli avvenimenti gravi che stavano accadendo, si rivolge a lei dicendogli…… Citta ca sta parlu io.
Questi sono i fatti che in tanti sono pronti a testimoniare .
L’accusa per il rappresentante Cobas di essere “sessista” è quindi completamente campata in aria .
Cercano di distruggere in questo modo falso una immagine che certamente dopo 50 anni di attività a favore degli altri Roberto Aprile vuole gelosamente difendere.
Per il Cobas Roberto Aprile