L’allarme lanciato da Telerama in riferimento alle iniziative assunte dall’ufficio traffico del Comune di Brindisi ha generato proteste a non finire nei confronti dell’ente locale. In particolare, la comparsa dei cartelli con “divieto di transito, eccetto i frontisti” ha creato non poche perplessità in quanto nelle strade in cui sono stati collocati questi segnali in teoria potrebbero accedere solo i residenti e non i clienti di attività commerciali, comprese farmacie e ambulatori medici. Insomma, una città che rischia di essere paralizzata da strade in cui ci sono degli avvallamenti provocati dalle radici degli alberi di pino. Un quartiere dove questo fenomeno è particolarmente visibile è quello di Bozzano a causa della presenza di splendidi esemplari di alberi di pino. Il problema è che incautamente, a suo tempo, furono piantati nelle aiuole centrali di strade a doppia corsia e quindi le radici superficiali invadono proprio la sede stradale. Il problema si risolve, sia pure in via provvisoria, con la fresatura delle radici superficiali e con il rifacimento del tappetino di bitume, una soluzione che dura qualche anno, in attesa che si decida cosa farne di quegli alberi così invasivi.
Sta di fatto che una soluzione dovrà essere individuata. D’accordo, a Palazzo di Città non ci sono risorse per intervenire. Ma in tempi difficili bisogna adottare scelte coraggiose, a cominciare da quella di dirottare un milione e mezzo di euro derivanti dalle compensazioni dei campi fotovoltaici dal parco del Cillarese al rifacimento – sia pure con interventi-tampone – delle strade danneggiate. Continuare a far finta di nulla non farebbe altro che portare all’esasperazione i cittadini.