ADOC BRINDISI INTERVIENE SU STREET CONTROL E CARTELLE ABACO

Ormai è palese, è in atto un vero e proprio attacco alle finanze famigliari dei contribuenti brindisini ad opera dell’amministrazione comunale. Non passa giorno che il tentativo di mettere le mani in tasca ai cittadini sia  sfrontato al limite dell’abuso trasgredendo il rapporto di reciproca collaborazione, il rispetto e la correttezza che deve connotare i rapporti tra pubblica amministrazione e popolazione amministrata. I cittadini si ritrovano così nella morsa tra sanzioni per violazione del codice della strada, rilevate con strumenti e modalità alquanto discutibili e l’invio di cartelle di pagamento, con eventuale diffida di pignoramento, per multe già pagate o annullate con sentenze passate in giudicato.

Nel primo caso ad essere prese di mira con l’ausilio dello Street control  sono zone della città ad alta densità commerciale, abitativa e di traffico ed una scarsa offerta di servizi e parcheggi senza una regolare sperimentazione, né tantomeno un adeguato preavviso agli utenti. Uno strumento poco pubblicizzato se non per l’annunciata rilevazione di veicoli senza copertura assicurativa o non sottoposti a collaudo. Un oggetto misterioso e costoso per i cittadini che in questi giorni si sono visti recapitare presso le proprie abitazioni i verbali per violazione dei divieti di sosta e fermata. Quanto sopra senza che sia stata rilevata la presenza a bordo del conducente utile ai fini della contestazione immediata evitando ulteriori costi per elaborazione e notifica. Ma quel che più preoccupa ed indispettisce è il ruolo sempre più marginale della Polizia locale nell’azione di prevenzione ed educazione della cittadinanza ad un uso corretto dei mezzi privati di trasporto trascurando tra nel contempo preoccupanti fenomeni che molto probabilmente non hanno un ritorno di cassa certo ed immediato. Ma sono anche altri gli aspetti su cui verificare la legittimità dei verbali per questo motivo i legali dell’Adoc stanno valutando l’opportunità di ricorrere dinanzi al Giudice di Pace. Inoltre, oltre il pagamento della multa, grava sui cittadini, anche l’onere di corrispondere spese generali (postali e di visura), così determinando una ingiustificata lievitazione dei costi a favore del Comune di Brindisi.

Altro fronte caldo quello relativo ai verbali emessi per violazione delle ZTL. Ebbene nonostante l’ottenuto annullamento dei verbali Ztl da parte del Giudice di Pace di Brindisi o comunque del pagamento della sanzione, Abaco s.p.a. in questi giorni pretende la corresponsione dell’iniziale importo della multa oltre la beffa, ovvero gli interessi di mora! Occorre considerare che trattasi di sentenze già emesse che, oltre ad annullare il verbale impugnato, condannano il Comune di Brindisi al pagamento delle spese legali.

Un fatto che riteniamo gravissimo che se reiterato comporterà la necessità di adire la Corte dei Conti oltre che la Procura della Repubblica.

Nel frattempo, stante la palese infondatezza di tali ulteriori richieste, l’avvocatura dell’ADOC di Brindisi comunica che provvederà ad impugnare dette cartelle. Tale azione determinerà un ulteriore aggravio di costi per il Comune di Brindisi in quanto già condannato in primo grado al pagamento delle spese legali. La condotta assunta dall’ente rischia di palesare un danno erariale in quanto sarà condannato a pagare in solido, con Abaco, le nuove competenze legali dovute per l’annullamento delle ulteriori illegittime pretese creditorie. E I CONTRIBUENTI PAGANO!!!

IL PRESIDENTE

ZIPPO Giuseppe

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