A pochi giorni dalla prima scossa di terremoto in centro Italia il 24 agosto, la Cgil ha raccolto insieme a Unione degli Studenti, Libera Brindisi, Brindisi Bene Comune e l’Anpi, parecchio materiale da destinare alle popolazioni colpite dal sisma. Ma qualcosa non è andato come speravano. L’occasione per riaccendere la discussione è nata questa settimana quando Cgil e Protezione Civile Puglia si sono incontrati durante l’evento di solidarietà Impasti e Sensi a Cisternino. “Non smetteremo di fare beneficenza e aiutare, e infatti siamo qui per questo, ma devo ribadire che siamo molto delusi e amareggiati per quanto è accaduto in questi mesi. C’è uno scollamento tra cittadini e istituzioni sulle reali condizioni delle popolazioni terremotate e bisogna dirlo perché altrimenti si rischi di dare informazioni sbagliate alla gente” ha premesso Dino Testini, segretario confederale della Cgil Brindisi, che poi ha raccontato la sua verità. “Quando abbiamo raccolto il materiale ci hanno detto che lì non avevano bisogno di nulla, poi ci siamo recati sul posto e la situazione è tutt’altra. Successivamente quando abbiano avuto il via libera a partire per consegnare gli aiuti uno spiacevole imprevisto ha impedito l’apertura del deposito più pieno di materiale, un locale di via Osanna, di proprietà del Comune, dato in uso ad un’associazione di ricetrasmissioni accreditata dalla Protezione civile. Il responsabile dell’associazione in questione, unico possessore delle chiavi, avvertito più volte il giorno prima della spedizione, non è stato più disponibile per un imprevisto impegno. Il camion è quindi partito pieno solo a metà” ha raccontato ancora Testini che nell’intervista rilasciata a Brindisitime aggiunge che di quel materiale “ha goduto la Caritas”. Ascoltate.
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