AL VINITALY TENUTE RUBINO FESTEGGIANO UN OTTIMO 2022

Il Vinitaly 2023 rappresenta per Tenute Rubino l’occasione per compiere il bilancio finale su di un 2022 di grande attività, ma anche lo spazio privilegiato per presentare tutte le ultime iniziative. Nuove annate, la sfida mai disertata della transizione ecologica e la costruzione della nuova cantina nella tenuta di Jaddico.

Brindisi, 01/04/2023. L’anno da poco trascorso ha rappresentato per Tenute Rubino un momento di assoluta ripresa, anzi di crescita a tappe forzate, andando ben oltre il superamento delle lacune causate dalla pandemia. Un bilancio decisamente positivo che premia, nei fatti, la fedeltà alle prerogative aziendali: Rubino può contare infatti su un fortissimo comparto estero, che detiene saldamente il 60% del fatturato della cantina e che è trainato dai vini bandiera dell’azienda, Oltremé Torre Testa, i capisaldi del Progetto Susumaniello“Una presenza sempre più forte in Giappone e la riorganizzazione del mercato negli States sono sicuramente i dati più evidenti – spiega Luigi Rubino, alla guida dell’azienda – ma non mancano le conferme di chi, in Europa, apprezza la nostra linea di produzione, in testa, Germania e Svizzera. Gli anni dello studio in cantinadella valorizzazione dei varietali autoctoni e del terroir, il progetto Susumaniello, sono stati premiati, non solo dalla ripresa post- Covid, ma da una crescita su vasta scala”.

Al Vinitaly Tenute Rubino sarà presente con due diverse sessioni di degustazione due masterclass. La prima, alle 12:00 del lunedì 3 aprile, sarà interamente dedicata al Progetto Susumaniello e ai vitigni autoctoni della Puglia. Protagonisti alcuni vini storici della cantina come l’Oltremé Rosso 2020 e Jaddico 2017, ma anche le nuove annate, tra cui spiccano Oltremé Rosato e Torre Testa Rosato 2022. Proprio la categoria dei rosati, vini pregiati e versatili, ha dimostrato nel corso dell’ultimo anno di essere oggetto di un nuovo trend di consumo in forte ascesa, che ha contribuito non poco al bilancio di Rubino. Salta subito all’occhio, inoltre, la nuova veste grafica del Torre Testa Rosato, realizzata in collaborazione con lo studio Atelier 790: viene infatti ripresa la pennellata blu intenso che richiama la buccia del Susumaniello in una tonalità delicata, attraverso le nuances del rosato, già presente sull’etichetta del Torre Testa Rosso. Quest’ultimo, torna sul grande palcoscenico, a distanza di tre anni, con l’annata 2019. 12.000 bottiglie per un vino d’elezione che esce solo nelle annate migliori – solo quattro nell’ultimo decennio – così che la selezione delle uve garantisca un elevato standard di fedeltà al terroir ed al vitigno.

Subito prima, sempre il lunedì alle 11:00, si terrà, all’interno del padiglione Puglia, la masterclass a cura di Paola Restelli con la presenza della responsabile marketing di Rubino, Romina Leopardi“Anteprima Bolle di Puglia 2023”. Il martedì vedrà invece una sessione speciale, dal titolo “Viaggio tra gli autoctoni pugliesi con Tenute Rubino”, in cui verranno presentate sette diverse etichette corrispondenti ad altrettanti varietali autoctoni pugliesi; tra le nuove annate di bianchi e rosati, troviamo il Lamiro 2022 ed il Saturnino 2022.

Il 2023 porta con sé un rinnovato slancio e una ventata d’aria fresca, con la messa a punto del progetto sulla nuova cantina, moderna e all’avanguardia, che sarà ubicata a Jaddico, a due passi dal mare. Un vero e proprio centro polifunzionale, in cui, oltre alle aree dedicate alla lavorazione delle uve e alla vinificazione, saranno presenti spazi dedicati all’enoturismo, meeting, degustazioni; presente anche un’aula multimediale, un ristorante ed un wine shop. La cantina, sin dai materiali di costruzione, è stata concepita nel segno della sostenibilità ambientale. Romina Leopardi racconta di come, all’atto pratico, la selezione dei materiali si sia basata sul principio di biodiversità e di etica ambientale, valori molto importanti per Rubino: “Dalla pietra di Apricena fino al vetro e al rovere, ed ancora, la scelta del sughero, usato come isolante naturale per il rivestimento esterno della struttura, ma che richiama, al tempo stesso, il tappo delle bottiglieOgni singolo componente della struttura è stato pensato per non impattare l’ecosistema circostante e per ridurre il più possibile il consumo di energia e di acqua a tutti i livelli della filiera produttiva – sottolinea Romina Leopardi.

E se la sostenibilità ambientale è una cifra importantissima dell’attività di Rubino, che già aveva attuato l’alleggerimento delle bottiglie ricorrendo a percentuali di vetro riciclato – fino al 40% nelle bottiglie trasparenti ed al 90% in quelle scure – l’impatto sociale del vino è un’altra questione al centro della filosofia produttiva della cantina. Il progetto “Vino In-Formazione”, che consiste nella divulgazione della cultura del bere consapevole e dell’enogastronomia mediterranea tra le nuove generazioni di studenti brindisini, costituisce in tal senso un ulteriore tassello nel processo di formazione promosso dall’azienda, con l’obiettivo di valorizzare i benefici del rapporto tra il mondo della formazione scolastica e le professionalità della filiera vitivinicola.

Tenute Rubino è presente al Padiglione 11 Puglia – Stand G3

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