Albano – L’illusione del lavaggio e della disinfezione dei carrellati dei rifiuti

L’articolo 55 del Capitolato speciale di appalto relativo al servizio del rifiuti stabilisce che ” i carrellati   ( grandi contenitori di rifiuti) esistenti in città,  devono essere  sottoposti a  periodico trattamento  di lavaggio e disinfezione interno ed esterno con acqua calda pressurizzata.

La frequenza minima per il lavaggio dei CONTENITORI  DI UMIDO deve essere  di una volta ogni due mesi.

Per i CONTENITORI  DEL SECCO E  INDIFFERENZIATO   una volta ogni due mesi da Aprile a Settembre e una volta ogni quattro mesi da ottobre a marzo.

Dopo aver provveduto al lavaggio la ditta incaricata del servizio  dovrà  certificarne l’esecuzione   con la  etichettatura o la segnatura  sui carellati.

E’ sufficiente andare in giro per la città per verificare che su molti di essi non esiste  indicazione alcuna, su tanti  altri  l’indicazione esistente fa riferimento a date notevolmente superiori a quattro mesi. Per quasi la totalita di quei carrellati l’etichetta apposta fa riferimento al 2024, più di otto mesi fa.  Non risulta alcuna indicazione di lavaggio che faccia riferimento alla ditta in attività dal giugno scorso.

Ma preoccupa anche  la circostanza che  molti di loro sono sprovvisti di coperchio, come quelli, per farne un esempio,  collocati in corso Umberto I e via Regina Margherita, luoghi ad alta frequentazione di cittadini e turisti, che sono costretti ad assoporarne l’odore sgradevole, il fetore,  che emanano a causa della fermentazione dei rifiuti, specie quelli di natura organica. 

Per questo molti cassonetti sono diventati di fatto ricettacolo di  mosche, zanzare,  vespe, con evidente decadimento  di quei luoghi dal punto di vista igienico sanitario.

Una situazione che a dispetto delle tante dichiarazione di impegno e di attenzione, propinate tante volte  dall’amministrazione in merito alle sue capacità e  al controllo del territorio, trasmette la sensazione di una città trascurata, abbandonata a se stessa..

E’ evidente che anche in questo campo l’impegno dell’ amministrazione  risulta debole, se non assente, non solo  nella verifica  della tempistica e le modalità di lavaggio dei carrellati, ma anche in quello  del decoro e dell’igiene urbana, considerato   il luridume che si è creato all’interno dei carrellati.

In molti  è ormai radicato il convincimento  che anche in questo campo sono costretti a pagare  per un servizio che non c’è, che non viene effettuato,  anche se  regolarmente pagato dai cittadini con la ta.ri…

Crediamo che  l’anmministrazione, il sindaco,  l’assessore competente debbono finalmente receperare la responsabilità del proprio ruolo, disancorandosi  dalla latitanza e dalla indeguatezza  sulle quali  hanno costruito il proprio  carattere distintivo, la propria identità.

Non si può continuare a rimanere  ai margini del problema.  Ma anche decidere  di interessarsi dei problemi della città, decidendo anche di ridurre ad un mese la frequenza dei lavaggi nei mesi estivi dei carrellati dell’umido.  Nondimeno è  necessario ed urgente  intervenire per eliminare tutte le situazioni di rischio igienico, disponendo  il servizio di lavaggio e di  sanificazione immediato di tutti i carellati esistenti in citta e  dei luoghi in cui sono stati collocati, spesso  ostaggio di luridume.

Vincenzo Albano

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